Piccoli Smith crescono
Dopo averne letto di tutto e di piu’, e sempre in senso negativo, mi sono avvicinato alla visione di “After earth” con l’entusiasmo di uno che sta per andare a fare la pulizia dal dentista. Pero’ essendo curioso per natura, e avendo gusti discutibili per scelta, ho racimolato voglia e tempo e me lo sono guardato. Il film ci racconta di papa’ Will Smith con prole a seguito, precipitati con la loro astronave sulla terra. Non la terra che conosciamo..la terra che vedremo tra mille anni…..abbandonata dall’uomo e ripopolatasi di creaturine fameliche simil-preistoriche. Ora, mentre papa’ Smith se ne sta con le gambe rotte all’interno dell’astronave precipitata, Smith jr percorre cento chilometri a piedi per chiamare aiuto. Nel viaggio, incontrera’ di tutto, parlera’ con gli uccelli come San Francesco e Del Piero, scappera’ dalle scimmie, uccidera’ i cattivi e salvera’ il mondo. M. Night Shyamalan accetta di girare quello che piu’ che un film vero e proprio sembra essere un trampolino di lancio per il figlioletto di Will…che, faccetta antipatica a parte, se la cava abbastanza bene. Una volta assuefatti ad una lentezza di fondo che perdura fino agli ultimi dieci minuti, il film rivela aspetti godibili e trovate abbastanza originali. La storia non e’ malaccio in senso assoluto, gli effetti speciali sono buoni, le ambientazioni assolutamente riuscite. Magari non lo riguarderei domani, ma comunque in fondo non mi e’ dispiaciuto; nonostante tutto faccio ancora il tifo per Shyamalan (che diciamolo, il suo mestiere lo sa fare), e muoio dalla voglia di ritrovarlo come ai tempi di Signs…la strada da percorrere e’ ancora in salita ma la luce in fondo al tunnel si intravede.