Me li ricordo quei tempi…io c’ero, ero lì e li ho vissuti. Giravo la rotella, il rullino andava avanti, mi mettevo in posizione con le mie amiche e sorridevo…sorridevo..non facevamo le “labbra a piccione” o a musetto…noi SORRIDEVAMO e premevamo il tasto. CLIK e la foto era fatta, poi aspettavamo di finire il rullino, andavamo dal fotografo ed eravamo in trepidazione per sapere se il nostro autoscatto era venuto decente o se nella foto si vedeva un collosseo sbiadito. Erano gli autoscatti di una volta..i migliori, quelli meglio riusciti, e se veniva bene le amiche ne chiedevano una copia al fotografo! Tutto questo sproloquio per????
Ora, accendi il cellulare, clicchi e condividi con il mondo. Con gli amici, i nemici, sconosciuti. Prima c’era l’autoscatto…ora c’è il SELFIE, ma è passato di moda di recente, perchè adesso il serlfie è diventato SELFIE CON LO SCOTCH, SELFIE IN BAGNO, SELFIE DOPO IL SESSO. Lo scatto dell’ammmmore…
Immaginate quello che si fa la foto aftersex e la condivide solo perchè l’ex scatti d’invidia, oppure quello che ha l’amante e si vede condivisio su tutti i social, oppure la donna che non solo ha finto l’orgasmo adesso deve fingere anche di aver goduto...CI CHIEDETE TROPPO…ABBIATE PIETA’
E’ vero che chi mostra gode e chi guarda crepa, ma così mi sembra un tantinello esagerato….
Ho deciso di creare un HASCTAG: #aftercolloquiodilavoro. Un bell’autoscatto che immortali la vostra faccia, o qualsiasi cosa voi vogliate, condividiamo l’incazzatura o la felicità post quotidianietà disoccupata. Ecco la mia di oggi:
te c’hanno mai mandato???