Aftershock - cosa ne dice la bolla

Creato il 05 giugno 2013 da Beatrixkiddo


Trama (vista da me): Gringo (e gia' partiamo male..) americano é in vacanza in Cile, insieme agli amici Pollo (e allora...) riccastro locale    e Ariel. Girovagando qua e lá, più interessati alle belle donne che al parsaggio locale, incontrano le sorelle Monica e Kylie, in viaggio a loro volta con l'amica Irina. Le tre vengono convinte dai (soldi) di Pollo ad andare con loro a Valparaiso. Le vacanze proseguon gaie e  contente per il nostro gruppetto di stronz... di amici fino alla sera in cui non partecipano ad una esclusiva festa in un club sotterraneo. Un tremendo terremoto  rade al suolo la citta'. Sfortunatamente i nostri si salvan...ehm...i nostri eroi scopriranno ben presto  che salire in superficie sarà solo l'inizio di un tremendo incubo.

e sono un pirla..e ciò la faccia da  pirla ..


La visione di un film è quanto di più soggettivo esista al mondo. Ognuno di noi percepisce quello che passa sullo schermo in maniera differente.
Ne diamo dimostrazione oggi io e la Bolla de "Il bollalmanacco di cinema" parlando di "Afterschock", di un certo Eli Roth, su cui io e la Bolla abbiamo opinioni leeegggermente differenti. Conoscendo bene questa diversità di vedute, la ragazza mi ha offerto su un piatto d'argento una grande proposta. Uno scambio di recensioni  relativa al filmacc  all'ultima opera in cui compare il buon Roth. Eccovi quindi l'opinione della Bolla su "Afterschock"
Sinceramente, non so se è perché Eli Roth mi sta simpatico, se è perché lo trovo uno gnocco da paura o se è perché, fondamentalmente, l'orsotto ebreo è il piccolo stronzetto raccomandato di Quentin, però non ci riesco ad essere cattiva con lui. Me lo immagino sempre a buttar giù sceneggiature ridendo da solo come un cretino, fare il cazzone assieme ai colleghi, fondamentalmente a divertirsi come un bambino con giocattoli da milioni di dollari... e per proprietà transitiva mi diverto anche io.Aftershock, diretto dall'amichetto Nicolás López, non fa eccezione: è una pellicola di genere assolutamente rilassante, tranquillissima nel suo essere maledettamente prevedibile, eppure a tratti fa saltare sulla sedia e sicuramente riesce nell'intento di intrattenere il pubblico. Ma la cosa paradossale è che la carta vincente non la gioca con l'effettaccio  splatter gratuito (poca roba), né con l'assunto ormai sdoganatissimo dell'homo homini lupus, bensì con i primi 40 minuti di cazzeggio introduttivo. D'altronde, López viene dalla commedia e si vede, quindi per quanto il punto di vista del regista e co-sceneggiatore non sia tanto distante da quello di un Vanzina qualsiasi, l'autore cileno riesce ad offrire un ritratto assolutamente plausibile e a dir poco esilarante di un trio di deficienti in vacanza: se ripenso a tutti i viaggi che ho fatto, a tutte le discoteche zamarre in cui, mio malgrado, sono stata, mi sembra quasi di rivederli i Pollo, i Gringo e gli Ariel della situazione! Il fighetto figlio di papà che non perde occasione per coglionare le zoccolotte con i suoi modi spicci, lo sfigato che non ne prenderebbe nemmeno se la pagasse e il povero, triste reduce da una relazione sentimentale che gli impedisce di darci sotto con le ragazze come dovrebbe; sono tre personaggi che, nonostante i loro mille difetti, non possiamo fare a meno di arrivare a considerare quasi reali, tanto che quando poi il terremoto colpisce ci dispiace per loro (per le ragazze no, ecco, caro López magari la prossima volta meno stereotipi visto che hai azzeccato solo il personaggio di Irina, mentre le altre due veniva voglia di vederle morte subito).Il terremoto, si diceva. E' una sequenza che spezza il cuore per i motivi di cui sopra, ed è l'unico, vero momento di tensione all'interno della pellicola e un buon esempio di come Lopez con la macchina da presa ci sappia fare, come verrà poi riconfermato durante tutte le scene più tese e girate in notturna. Quello che viene subito dopo, durante l'Aftershock del titolo, sa un po' di già visto, lo ammetto. Gli sceneggiatori, nonostante la maggior parte delle volte riescano a giostrare i personaggi in modo abbastanza realistico (soprattutto per quanto riguarda il difficile rapporto tra Gringo e Pollo e per il crollo di Gringo durante la sequenza al cimitero, mentre l'idiota che decide di non considerare la donna spaventata con la pistola spianata... vabbeh...) inseriscono dei twist nella trama che tali non sono, perché bastano un inquadratura o il ricordo di qualche dettaglio colto qualche minuto prima per capire dove andranno a parare e questo, purtroppo, vale soprattutto nel finale, che dovrebbe essere spiazzante ma che da me si è guadagnato solo un'alzata di sopracciglia e un mezzo sorrisetto. Comunque, prevedibilità a parte, c'è da dire che Aftershock è diretto bene e sceneggiato in maniera assai frizzante, inoltre si vede che gli attori, tutti comunque validi, sono particolarmente affiatati tra loro (c'è anche un cammeo di Selena Gomez che, se non ho capito male, è parecchio amica di Roth) e che nessuno dei coinvolti pretendeva di girare il filmone horror/catastrofico del secolo, il che rende l'operazione anche più simpatica. Insomma, con grande stupore della mia "antagonista" a me questo Aftershock è piaciuto parecchio e lo avrete capito, lascio a voi lettori il mio consiglio spassionato per una serata senza impegno. A Eli invece lascio un messaggio:"Caro orsetto ebreo, non dare retta alla gallina russa che ti dice di perdere 10 pounds, vai benissimo così, morbido come un Torroncino Condorelli. Cerca solo di non prendere a modello Quentin anche per la forma fisica, o tra qualche anno altro che torroncino, mi diventi un Toblerone e non mi sembra il caso. Però sì, fai qualcosa per quei capelli, ché conciato da Gringo sembravi un babbo senza speranza e nun te se poteva guardà. Tua, Bollina"

Ahhh....ecco...invece per una serata senza impegno consiglierei volentieri altro, come si capisce anche dalla trama...comunque è stato un onore cara, sempre pronta a confrontarmi su tutti i film che vuoi... 



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