Agarttha è Francesca degli Architeuthis Rex e dell’etichetta Storm As He Walks. A Water Which Does Not Wet Hands, in alcune tracce, ospita Antonio (Architeuthis Rex) e Reto Mäder (uscito per Storm As He Walks col suo progetto Sum Of R) e si avvantaggia di James Plotkin al mastering, oltre che di Rainbath Visuals alle matite. È tutto un giro di persone che hanno già collaborato assieme, che (quasi) inevitabilmente genera un disco di doom storto, poco convenzionale. Dentro A Water Which Does Not Wet Hands non si trova la ricetta, non si capisce tutto quello che c’è e in che misura, perché questo è un suono molto imbastardito, l’esito cioè di un cammino personale da un lato (i synth “retrò” sono riconoscibili), dall’altro di un ambiente onnivoro dal punto di vista musicale. Qualcuno ci sentirà i primi Swans, qualcun altro – per associazione di idee – certe cose di Broadrick. Salterà fuori il filone ambient doom originato da chi sapete voi e si parlerà anche degli influssi krauti sulle tastiere, infine ci si potrà sbizzarrire sulle madri di quella voce (Nico?), che è di certo un punto di forza, anche perché aggiunge un tassello quasi unico al mosaico. In tutto questo, però, l’unità d’effetto è salva: chi ascolta il disco finisce nel luogo immaginato da Francesca, non va certo dove vuole lui.
P.S.: sulla storia del nome Agarttha e sulle origini del titolo ci sarebbe molto da scrivere, ma servirebbero le competenze.
Tracklist
01. Lambsprinck
02. Visions of Alina
03. Melusine
04. The Sphynx
05. Storms As He Walks
06. Chymische Hochzeit