Agende e Analfabetismi Digitali

Da Pedroelrey

Si parla, poco, davvero troppo poco, dell’agenda digitale per l’Italia, ma forse non tutti sanno che la questione è da inserire nella più ampia agenda digitale Europea, programma di ampio respiro con obiettivi specifici alle quali ogni stato membro dell’Unione Europea deve adempiere entro il 2020 ed una serie di sotto-obiettivi con avanzamenti biennali.

Per quanto riguarda il biennio 2013-2014 l’UE ha stabilito una lista di priorità, di obiettivi da raggiungere in questi due anni, con  7 aree di intervento e 101 azioni che i governi di ciascun Paese devono intraprendere allo scopo. Le 7 macroaree sono:

  1. Mercato unico digitale
  2. Interoperabilità e standard
  3. Fiducia e sicurezza
  4. Accesso a Internet veloce e ultra-veloce
  5. La ricerca e l’innovazione
  6. Migliorare l’alfabetizzazione digitale, le competenze e l’inclusione
  7. Abilitazione dei benefici derivanti dall’ICT per la società dell’UE

Nell’area dedicata all’agenda digitale europea viene visualizzata una scoreboard, un cruscotto grafico che indica il livello di avanzamento relativamente agli obiettivi definiti.

Ne esiste una generale della media di tutte le nazioni ed una per ciascun Paese. Sottoriportate quella generale e quella relativa all’Italia così da mostrare a colpo d’occhio quale e quanta sia la distanza del nostro Paese rispetto alla media del totale delle nazioni dell’Unione Europea.

– Digital Agenda EU -

– Digital Agenda Italy -

Sempre nell’area dedicata all’agenda digitale europea è possibile visualizzare graficamente una mole importanti di dati sul tema ed effettuare comparazioni al riguardo. Dati tutti di grande interesse la cui lettura vale assolutamente il tempo speso. Anche in questo caso, come d’abitudine non posso che consigliare di farlo.

Personalmente ne ho selezionati, anche per sintesi, tre.

Il primo è relativo al livello di alfabetizzazione informatica della popolazione italiana rispetto alla media dei 27 stati membri ed indica con chiarezza l’analfabetismo dilagante nel nostro Paese, anche, sotto il profilo della capacità di utilizzo dell’ICT. Si noti come la scuola sia completamente assente nel processo di formazione in tal senso.

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Gli altri due grafici sottostanti sono inerenti alla penetrazione della lettura di fonti d’informazione online, con il primo che mostra la tendenza nel corso degli anni ed il confronto con la media UE, ed il secondo che fotografa la situazione nel 2011 [ultimo dato disponibile] per ciascuno stato membro.

In entrambi i casi balza all’occhio, ancora una volta, la distanza del nostro Paese dalla maggior parte delle altre nazioni ed ovviamente rispetto alla media degli stessi.

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Agende e analfabetismo digitali. Comment is free.