In occasione dei 50 anni del più famoso agente segreto del mondo, In Central Perk ha deciso di buttarsi a capofitto in questo mondo di spie e doppi giochi! Siamo al numero 4.
Dopo l'esplosivo Goldfinger, la saga di 007 prosegue con un capitolo un po' minore dove il nemico da battere torna ad essere la fantomatica SPECTRE. Questa volta però nel mirino di Bond finisce il numero 2 dell'organizzazione, Emilio Largo -e non, quindi, il misterioso Blofeld- che riesce a rubare all'esercito degli Stati Uniti dei missili nucleari con i quali colpire due metropoli inglesi e americane se non viene pagato un riscatto. James, fatalità, si troverà nel posto giusto al momento giusto, ovvero in un centro benessere dove scoprirà il piano dell'organizzazione per dirottare l'aereo: sostituire un proprio agente sottoposto a chirurgia plastica uno dei piloti. Capito l'inghippo sarà quindi l'agente stesso a chiedere a M, dopo una riunione che vede per la prima volta assieme tutti i doppi 0, di essere mandato a Nassau, dove risiede la bella sorella del pilota ora scomparso. Nell'isola Bond avrà modo di capire e di sventare il piano, ma, soprattutto, di invaghirsi come si deve della bella Domino, che vive proprio con Largo. Le scene di azione non mancano di stupire, così come gli accessori che Q mette a disposizione di 007, anche se questa volta i combattimenti si fanno meno efficaci che nei precedenti capitoli. Il duello finale ambientato sott'acqua manca di mordente e crea non poca confusione vista la sua lunghezza. L'adrenalina è però mantenuta ad alti livelli grazie al conto alla rovescia che il ricatto della SPECTRE comporta, il poco tempo a disposizione pone quindi dei limiti sia a Bond che all'MI6.
Sean Connery non perde comunque il suo fascino, che continua con una facilità incredibile a conquistare belle ragazze e collaboratrici. Insomma, gli ingredienti della saga -compresa la sigla cantata da Tom Jones- ci sono tutti, e il risultato è più che sufficiente ma non da capolavoro.
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