30 gennaio 2014 • Serie TV, Serie USA, Vetrina Cinema •
il Giudizio di Carlo Lanna Summary:
Non convince lo spin-off televisivo degli Avengers
Agents of S.H.I.E.L.D. è stata la serie più attesa di questa stagione televisiva. Il successo mondiale di The Avengers ha convinto la rete della ABC ad investire su questo fortunato e redditizio franchise, e ad affidare allo stesso Joss Whedon, la produzione di una serie tv che approfondisse l’universo della Marvel. Se il pilot lo scorso settembre ci aveva convinti – qui trovate l’articolo di riferimento – non possiamo dire lo stesso dopo aver visionato i successivi 12 episodi. Agents of S.H.I.E.L.D., seppur rimane una serie tv iper – cool e con perle di puro nerdismo, stenta a decollare e non ha trovato ancora la retta vita.
La Squadra super segreta della S.H.I.E.L.D. che si sposta in lungo ed in largo tra i cieli dell’America, è capitanata dall’agente Coulson (Clark Gregg). Sopravvissuto misteriosamente alla morte avvenuta per mano del dio Loki, ora comanda un manipolo di giovani leve dello S.H.I.E.L.D., per salvaguardare la Terra da minacce aliene e terroristiche. Affiancato dal fido Agente Grant (Brett Dalton), dai nerd Leo (Iain De Caestecker) e Jenna (Elizabeth Henstridge), dalla combattiva Melinda May (Ming-Na Wen) e dalla nuova arrivata Sky (Chole Bennett), Coulson si sente quasi imbattibile di fronte alle avversità che giornalmente la sua squadra affronta. L’agente speciale però tormentato da un vago ricordo, cerca di far luce su quanto è accaduto a “Tahiti”, mentre un misterioso gruppo terroristico sta progettando una macchina infernale che potrebbe cambiare il volto stesso della razza umana. E se all’interno della squadra dello S.H.I.E.L.D. si sono creati alcuni intrecci interessanti, la serie tv rimane comunque in fase di stallo, regalando pochi guizzi e sparute sorprese.
La Squadra S.H.I.E.L.D. al completo
Ben distanti nel definire la serie di Joss Whedon un prodotto mediocre, siamo comunque molto convinti che Agents of S.H.I.E.L.D. ha deluso le aspettative prefissate. Seppur ci troviamo di fronte ad una produzione televisiva curata nei mini dettagli, con degli effetti speciali al di sopra delle aspettative, battute graffianti e personaggi al fulmicotone, quello che manca è un vero e proprio pilastro narrativo invitante e coinvolgente. Agents of S.H.I.E.L.D. infatti, più che una serie ispirata al noto franchise degli Avengers, a conti fatti è un procedurale con tanta azione, simpatia ed irriverenza. Seppur ogni episodio è impreziosito dalla classica poetica whedoniana (che abbiamo apprezzato prima in Buffy the Vampire Slayers, ma anche in Firefly e Dollhouse), tutto ciò non basta per far risplendere lo stemma dello SHIELD.
Troppo procedurale e patinato, noioso e quasi no-sense con troppi buchi nella sceneggiatura, la serie trasmessa sulla ABC, è stata una delusione su tutti i fronti. Non sono abbastanza le guest star che provengono dal mondo dei fumetti, gli episodi cross-over con le avventure cinematografiche dei super-eroi della Marvel (come l’episodio trasmesso lo scorso novembre che si intrecciava con le vicende di Thor – the Dark World), ne tantomeno le missioni al limite dell’assurdo riescono a risollevare una serie che è partita sconfitta già dalla partenza. L’assenza quindi di un vero plot twist si fa sentire, ma la mancanza di un big bad, di un cattivo che incute timore e rispetto, fa presagire come gli Agenti dello S.H.I.E.L.D., continueranno a navigare in un mare di banalità, situazioni al limite accompagnati però dalla fierezza di essere nerd.
L’agente Coulson e la sua” LOLA
Seppur Whedon ha portato sul piccolo schermo la serie più meta televisiva della stagione che assottiglia la linea tra cinema e tv, ha peccato di superbia. Perché se da una parte ormai siamo affezionati a tutti i protagonisti, Coulson in primis, tutto questo non basta per far scattare in noi la voglia di sintonizzarci settimanalmente e guardare con passione ed anche un po’ di venerazione, la prima serie tv che approfondisce il mito di una leggenda della carta stampata. Agents of S.H.I.E.L.D. quindi, seppur risveglia l’adolescente che è in noi, risulta essere una serie pretenziosa ma che è povera di azione, di trama e soprattutto di sentimenti. Non bastano quindi effetti speciali da capogiro, armi super tecnologiche, gli addominali ed il viso statuario dell’Agente Grant e la simpatia di Leo e Jenna, per rendere cool questa serie televisiva, ma è necessario che Joss ritrovi al più presto quella freschezza e quella bravura che aveva nel raccontare storie tanto emozionanti quanto bizzarre. Con ascolti non esaltanti, lo show si è guadagnato l’ordine completo di episodi per tutta la stagione, ma fino ad oggi il suo futuro è incerto.
Intanto però Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. ha fatto da apripista ad un folto numero di serie tv ispirate al mondo dei cinecomics. Pensiamo a DareDevil che è in lavorazione per Netflix oppure la serie che vedrà come protagonista Peggy Carter, il personaggio che ha fatto battere il cuore di Capitain America.
Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net
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