Un segnale di rallentamento arriva anche dall’economia tedesca: le commesse all’industria del mese di giugno sono diminuite rispetto al mese di maggio molto di più di quanto avevano previsto gli analisti e c’è soprattutto il calo degli ordini da parte dei partner dell’eurozona che ha determinato anche una conseguente flessione delle esportazioni.
Anche in Gran Bretagna si registra un calo della produzione industriale di giugno rispetto a maggio: è del 2,5%, ma gli analisti l’avevano prevista.
In Francia invece si prevede un calo anche se minimo(0,1%) del PIL nel terzo trimestre, un calo che porterebbe anche la Francia in recessione.
Dopo gli annunci del rallentamento economico dei Bric(Brasile, India, Russia e Cina ) altri annunci si aggiungono e a parte le buone notizie provenienti dagli Stati Uniti sul rilancio dell’occupazione c’è abbastanza da preoccuparsi sull’andamento economico mondiale.
Paesi come Grecia, Spagna e Italia sono davvero in difficoltà e il quadro mondiale non è da meno.
Molti prevedono “accenni” di ripresa per la fine del 2013, molti altri pensano che questo clima di recessione possa durare addirittura degli anni.
La crisi dell’euro, la crisi della domanda aggregata mondiale e il declino evidente degli USA come potenza egemone stanno determinando una situazione “caotica e deprimente” dal punto di vista economico: senza un eventuale “spinta” da parte dei Bric difficilmente si potrà uscire da questa situazione così come si è delineata.
Forse “venti di protezionismo” cominceranno a soffiare nel prossimo futuro…