Fecondazione eterologa in Italia: il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato che presto si avrà l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, in cui saranno inserite, oltre alla fecondazione eterologa, anche endometriosi e celiachia.
Si avvicina sempre di più il momento in cui le procedure di fecondazione eterologa in Italia verranno inserite nei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 9 aprile 2014, c’era molta attesa da parte delle Regioni in merito ad un aggiornamento del documento relativo ai Livelli essenziali di assistenza.
I LEA, Livelli essenziali di Assistenza, non vengono aggiornati dal 2001: in seguito alla sentenza con cui la Corte Costituzionale aveva dichiarato incoercibile ed intimo il diritto ad avere figli, i cambiamenti in merito alla fecondazione eterologa in Italia sono stati sostanziali.
Se, fino a quel momento, vigeva nel nostro paese la Legge 40/2004, che vietava alle coppie sterili di accedere alle procedure di fecondazione eterologa, grazie a questa sentenza è possibile, anche in Italia, avere figli con un tipo di fecondazione assistita che prevede che i gameti siano esterni alla coppia.
Ma sebbene i giudici abbiano più volte dichiarato che non vi fosse alcun vuoto normativo e che fosse invece possibile accedere a questo tipo di fecondazione assistita senza problemi, da più parti si è sempre profilata la necessità di istituire un registro, una sorta di regole che rendessero le procedure sicure dal punto di vista umano e sanitario.
Le Regioni hanno deciso di delineare delle linee guida, chiedendo però al Ministero della Salute l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, in cui includere anche la fecondazione eterologa.
Dopo tante attese, il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato che entro il 19 gennaio si avrà la relazione tecnica: nei LEA aggiornati, oltre all’eterologa, ci dovrebbero essere anche endometriosi e diagnosi della celiachia.
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