Aggiornamento sugli scontri al CLE

Creato il 26 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Scontri del CLE: il Rettore viene invitato a mediare un confronto tra le due parti

In seguito agli accesi scontri al CLE di ieri tra il FUAN (Fronte Universitario d’Azione Nazionale) e il CUA (Collettivo Universitario Autonomo), l’Università degli Studi di Torino sembra voler trovare una soluzione attraverso il dialogo tra le due parti. 

A mediare l’incontro è stato chiamato il Rettore Gianmaria Ajani, che dall’ottobre del 2013 ricopre questa carica.

Gli scontri tra le due fazioni  non sono mai mancati e proprio ieri l’ultimo tafferuglio tenutosi proprio al CLE, dopo i precedenti anche in Palazzina Einaudi e a Palazzo Nuovo.

Le due parti contrapposte rivendicano le loro ragioni in seguito a diversi interventi esterni, tra cui circa un centinaio di celerini e l’intervento, non proprio gradito dal direttore, del Consigliere Regionale FI Maurizio Marrone, che dichiara:

“Assurdo che un gruppo di persone armate assalti un’aula universitaria e aggredisca degli studenti”

A scatenare l’inferno, questa volta, l’azione da parte degli studenti appartenenti al CUA e all’Askatasuna, che hanno richiesto l’immediato sgombero dell’auletta assegnata al FUAN.

Uno scontro che può definirsi ideologico, quello tra le due parti. Gli studenti del FUAN sono stati attaccati con il lancio di uova, acqua e farina.

“L’aula deve essere resa disponibile a tutti gli studenti, visto l’indecoroso utilizzo finora dimostrato – dichiara il neolaureato in Studi Internazionali e Rappresentante degli Studenti in Dipartimento con la lista Studenti Indipendenti, Luca Marsico –  Probabilmente i modi sono sbagliati, ma la vera violenza è leggere quelle scritte inneggianti al fascismo, razziste e omofone sulle pareti. Quell’aula deve essere accessibile a tutti gli studenti per poter studiare, non può essere utilizzata in questo modo. Fa male alla nostra Università”

Photo credit: Remo Cassella / Foter.com / CC BY-NC

Intanto, la polizia ha scattato delle foto segnaletiche ai ragazzi che si opponevano al FUAN, identificando così tra di loro i lanciatori di uova.

Poche ore fa si è tenuta un’assemblea nel cortile del Campus, tra gli studenti e alcuni Docenti che hanno deciso di intervenire attraverso il dialogo.

Franca Roncarolo, professoressa di Scienze Politiche ha fatto le veci del Direttore affermando:

“La violenza è sempre da condannare, ma sono d’accordo sul fatto che le forze dell’ordine impiegate ieri fossero eccessive. Per portare avanti la battaglia in termini politici, bisogna avere un dialogo democratico: per questo motivo convocheremo un confronto pubblico, al quale parteciperanno entrambe le parti alla presenza del rettore Ajani”

Rosario Ferrara, nuovo direttore del Campus, sostiene che:

“Marrone non doveva avere accesso: un politico entra in università nel caso in cui ci sia anche la controparte e se invitato”.

Dure anche le parole di Sebastiano Ferrero, di Studenti Indipendenti, che ha precisato:

“Finchè l’università accetterà che omofobi e razzisti lancino slogan e si facciano difendere dalla polizia, è inevitabile che la risposta degli studenti sia di resistenza, anche violenta”.

S.C.

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