Per una settimana in questa pagina seguiremo l'evolversi dell'orbita del cargo russo fuori controllo, fino al suo inevitabile rientro in atmosfera...
Della perdita di controllo del cargo russo PROGRESS-M 27M abbiamo parlato già in un altro articolo di Elisabetta; ora che i russi hanno rinunciato a recuperarne il controllo, il suo destino è segnato. Data la sua orbita decisamente bassa e dato il frenamento atmosferico, nel giro di una settimana circa il cargo con tutto il suo contenuto è destinato a rientrare rovinosamente nell'atmosfera. Qui ci concentreremo sul progressivo abbassamento dell'orbita e sulle previsioni che riguardano l'istante e, conseguentemente, il luogo possibile di caduta, nell'eventualità che qualche frammento, resistendo al calore del rientro atmosferico, possa arrivare a terra e costituire una possibile minaccia per la popolazione. Si tenga presente che, a causa dell'inclinazione dell'orbita rispetto all'equatore, tutte le regioni della Terra comprese tra le latitudini 52°S e 52°N sono potenzialmente a rischio; per ora, dato che le previsioni sono sull'istante di rientro sono estremamente approssimative, le zone potenzialmente coinvolte sono molto ampie e coprono parecchie orbite consecutive della Progress.
I dati che presenteremo di seguito sono tratte da due fonti: il sito dell'agenzia spaziale tedesca Heavens Above, che fornisce i dati orbitali aggiornati, e il sito SatFlare che fornisce molte informazioni e grafici sia sull'orbita che sulle proiezioni aggiornate dell'istante e del luogo di rientro.
Aggiornamento di Sabato 2 Maggio, ore 13
L'orbita è in media poco sotto i 209km e sta decadendo a un ritmo di circa 180 m/ora; essendo il frenamento massimo al perigeo, questo fa sì che l'apogeo si abbassi molto più rapidamente e l'orbita tenda a divenire circolare, come si vede nel grafico sottostante:
Le previsioni di rientro sono ancora molto grossolane ma ultimamente tendono a concentrarsi nei giorni di sabato 9 e domenica 10. L'ultima proiezione parla delle ore 1.22 del 9 ma con una incertezza di ben 40 ore; di seguito una porzione della corrispondente mappa con le possibili fasce interessate dalla possibile caduta di detriti, come si vede sono concentrate sull'Italia settentrionale.
possibili fasce di rientro - credits: SatFlare.com