Aggressività

Da Infanziadelbambino

foto:flickr

L’aggressività è un argomento di grande rilievo sociale e pedagogico.
Come dicevo nel post precedente, l’aggressività, ogni tappa evolutiva del bambino è caratterizzata da aggressività.

Sempre nel post precedente dicevo che i bambini non intendono nuocere, sono aggressivi perché vogliono dichiarare al mondo di essere presenti e vogliono primeggiare.

Oggi, riaffrontiamo questo argomento che tanto preoccupa i genitori, partendo dall’Abc dell’aggressività, ossia dalla definizione.
Il dizionario definisce aggressività come: impulso che provoca comportamenti minacciosi o violenti.

Anche diversi psicologi, psicanalisti e non solo hanno definito l’aggressività, vediamo come.
Secondo Winnicott l’aggressività è la spinta alla conoscenza che si manifesta nell’incontro/scontro con l’altro.
A. Storr ha definito l’aggressività come una parola-valigia, cioè un contenitore dove si può mettere di tutto.
Mentre secondo Lorenz, un impulso aggressivo ha la funzione di conservazione della specie.

Quindi l’aggressività fa parte della personalità, è il modo di una pulsione che ha origine all’interno del corpo di uscire, di scaricarsi.
La pulsione deve essere soddisfatta come espressione di un bisogno.

L’accettazione dell’aggressività, nei bambini piccoli, da parte dell’adulto (in questo caso la figura materna è la principale) aiuta il bambino nella formazione dell’Io e riesce a convogliare l’aggressività in comportamenti positivi (intraprendenza e sicurezza).

L’intraprendenza serve al bambino a sperimentare senza timori le novità, consolida la sua voglia di primeggiare nel gruppo di bambini e di far valere le sue posizioni con gli adulti.

Quindi l’aggressività nei bambini piccoli non è da intendere come negativa, i genitori che la accettano aiutano i propri figli a crescere. Ovviamente se un atteggiamento aggressivo si protrae per un lungo periodo o se diventa violento, i genitori devono ricercare le cause di questo atteggiamento. L’aggressività “tipica” si modifica con il tempo e il bambino impara che per porsi in relazione con gli altri bambini non deve essere aggressivo. Il bambino più forte caratterialmente si porrà in modo più “autoritario” rispetto ad un bambino più tranquillo, ma questo non significa che il bambino più forte sia aggressivo nei confronti degli altri, è solo più intraprendente e audace.

L’argomento è ancora lungo e lo tratterò ancora più avanti. Per ora buona lettura!