Caratteristiche
Si tratta di una pianta erbacea, perenne rustica, che fa parte della famiglia delle Liliacee: al giorno d’oggi viene coltivata praticamente in tutto il mondo per via del suo importante uso culinario, mentre in Italia sono Campania, Emilia-Romagna, Veneto e Sicilia le regione principali in cui viene coltivata.
Questa pianta erbacea può raggiungere anche un’altezza pari ad un metro: una volta divenuta adulta, presenta un buon numero (tra 40 e 60) radici in superficie, mentre le foglie sono basali e, a differenza di quelle della cipolla, non svolgono la funzione di organi di riserva.
I fiori sono caratterizzati da un colore bianco, roseo o porporino e presentano ben sei tepali, mentre sono gli spicchi o i “bulbilli” i veri organi riproduttivi, formando a gruppi di 5-20 il bulbo vero e proprio che, una volta raccolto, non germoglierà nell’immediato, ma dovrà sopportare uno specifico periodo di dormienza.
Coltivazione
L’aglio è una di quelle piante che non predilige i terreni umidi, dato che al loro interno c’è una più alta probabilità di essere colpita da malattie fungine.
I periodi più consigliati per la coltivazione sono due. Il primo periodo va dal mese di novembre fino ai primi giorni di dicembre, mentre il secondo periodo è compreso tra i mesi di febbraio e marzo.
Si tratta di piante che devono essere seminate a file (la distanza deve essere di almeno 50 centimetri), mentre è necessario lasciare uno spazio di 15 centimetri tra ogni pianta.
La concimazione avviene essenzialmente nel corso del periodo primaverile, utilizzando dei concimi a lenta cessione trivalenti (alte percentuali di potassio).
La riproduzione della pianta di aglio può avvenire sfruttando gli spicchi, che devono essere inseriti nel terreno ad una profondità di almeno 6-8 centimetri, rivolgendo la punta verso la parte superiore: il periodo consigliato, in questo caso, corrisponde alla stagione invernale.
Nella maggior parte dei casi, l’aglio non richiedi particolari interventi irrigui, dato che la normale quantità di pioggia rappresenta una quota sufficiente per l’irrigazione: è consigliato, quindi, irrigare solamente nei casi in cui vi sia una prolungata siccità.
La raccolta deve essere iniziata nel momento in cui le foglie diventano del tutto secche: di solito corrisponde ai mesi estivi, ovvero luglio-agosto, principalmente in base alla latitudine.
Successivamente è necessario conservare lo stato di dormienza dei bulbilli appena raccolti: per poterli utilizzare a scopo culinario è importante conservarli a temperatura di 0 gradi in ambienti perfettamente ventilati e asciutti.
Principi attivi
L’aglio può contare sulla presenza di un gran numero di componenti solforati, tra cui il più importante è senza dubbio il bisolfuro di Allile.
Inoltre, dal distillato in corrente di vapore si è riuscito ad isolare una particolare sostanza, detta Allicina (si tratta di un tiosulfonato) che provoca il tipico odore dell’aglio.
L’allicina si viene a realizzare nel momento in cui i bulbilli vengono schiacciati o anche tagliati: in questi casi, si forma a causa della reazione tra l’alliina con l’enzima alliinasi.
L’aglio può vantare una notevole presenza di proteine, così come una buona quantità di potassio, enzimi, vitamine A, B1, B2, PP, C, Sali minerali e diversi oligoelementi.
Proprietà e prodotti
L’aglio svolge un’azione antisettica, balsamica, vaso dilatatoria ed espettorante per quanto riguarda l’apparato respiratorio, riuscendo anche a svolgere una funzione preventiva nei confronti della bronchite.
L’aglio è anche un buon antisettico, antibiotico e viene consigliato anche in alcune cure per persone che hanno problemi di ipertensione, malattie da raffreddamento e per tutti quelli che soffrono di disturbi tipici dei fumatori cronici.
Inoltre, è in grado di svolgere una funzione benefica nei confronti delle infezioni, soprattutto per merito dell’allicina; tra le diverse proprietà dell’aglio, troviamo anche quella spasmolitica, antisettica ed antidiarroica a livello intestinale, mentre a livello scheletrico trova impiego per combattere le artriti e i reumatismi.
L’aglio è uno stimolante del tutto naturale del sistema immunitario, ma è controindicato in tutti quei casi di disturbi come dermatosi, pitiriasi, iperacidità gastrica, psoriasi, malattie gastrointestinali ulcerative e croniche.
In commercio possiamo trovare davvero un gran numero di prodotti a base di aglio, tra cui capsule, oli, infusi e anche cosmetici, nonostante si possa utilizzare anche con i tradizionali rimedi “casalinghi”, dato che uno spicchio d’aglio può essere sfruttato davvero in diversi modi, dimostrando un’efficacia fuori dal comune.