Agosto: mese di evasione, di silenzio, di ricarica, di (ri)scoperta di quell'Italia placidamente assopita nelle sue colline.Per me agosto vuol dire soltanto questo: lasciarmi alle spalle un mondo di code, spiagge, traffico, odori di solari e sciabattamenti vari e ritirarci nell'Italia del countryside, quella che si ripopola di forestieri (termine adorabile per indicare quegli stranissimi tizi che ogni estate partono dalle Americhe per tornare nella patria natia:-), quella delle fattorie e dei ghiri di notte, quella della brezza della sera sotto il centenario noce del giardino, quella del "oggi sono perfetti i fiori di zucca, andiamo a coglierli?!".
Agosto fuori da tutto quindi: personalmente non potrei chiedere di meglio, da allergica quale sono ai mesi estivi (e aggiungo che finalmente il calendario segna settembre:-))
Agosto gastronomico? Sì anche ma in modo molto diverso dal resto dell'anno, la spesa si fa per lo più nell'orto, le mozzarelle sono a km 0 (forse al massimo 3:-), il pane è quello che si mantiene fresco per 10 giorni (avete presente quelle pagnotte stile famiglia di 10 persone?! ecco quelle), i fichi sono quelli degli zii di fianco. Niente ristoranti: tutto è troppo buono e a portata di mano per pensare di non farlo da sè.