Agricoltura biologica normativa

Creato il 09 dicembre 2014 da Giardinaggio @Giardinaggionet

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Agricoltura biologica: normativa e storia


Innanzitutto una breve storia dell'agricoltura biologica. Molti credono che il contrario di biologico sia tradizionale. E si sbagliano. Il contrario di biologico è convenzionale. Il movimento biologico è nato infatti negli anni '20 del secolo scorso nel tentativo di preservare l'agricoltura tradizionale, che veniva via via abbandonata a favore di nuovi prodotti e lavorazioni che però aggrediscono e impoveriscono il terreno, come l'uso di insetticidi chimici. Si tratta dunque di un movimento tutto sommato recente, che viene per la prima volta normato dalla CEE nel 1991. Segue una nuova legge nel 2007, che abroga la precedente, una nel 2008 e un'ultima nel 2010. A livello nazionale l'Italia vede un primo regolamento nel 2009. I principi fondamentali sono l'utilizzo solo di prodotti non sintetici, ossia che si possono reperire in natura, e il rispetto del terreno, considerato a tutti gli effetti un organismo.

Conversione dal convenzionale al biologico


Le aziende che desiderano effettuare una conversione dal convenzionale al biologico devono affrontare una sorta di test, che consiste in una visita da parte di un tecnico che al suo termine stabilisce se l'azienda è idonea o meno. Se l'azienda risulta idonea, entrerà in una fase definita di conversione, che può durare due o tre anni, con alcune eccezioni. Durante la fase di conversione, l'azienda può già esporre il marchio biologico. Per evitare delusioni è consigliabile che l'azienda richieda prima una valutazione da parte di un agronomo specializzato che possa dare un quadro della situazione e consigliarla sui cambiamenti da effettuare per raggiungere l'idoneità. La normativa sull'agricoltura biologica è molto rigida, e alcune aziende non ce la fanno. A questo proposito, è interessante notare che quando scoppiano i famosi scandali del biologico le aziende coinvolte sono spesso al di fuori dei parametri stabiliti, ma lo sono per così poco che i loro prodotti sono comunque preferibili a un qualunque prodotto convenzionale. Scandali o non scandali, la normativa sul biologico fornisce ancora delle garanzie.


Bando agli insetticidi chimici e all'impoverimento del suolo


La normativa biologica sull'agricoltura vieta l'utilizzo di qualsiasi tipo di prodotto di sintesi. Come difendere dunque le colture? Si adottano dei metodi naturali e tecniche di coltivazione appropriate. La rotazione delle colture, oltre a non impoverire il terreno,ostacola l'ambientarsi dei parassiti. Quando si dice che il miglior attacco è la difesa! La consociazione è una tecnica che consiste nel coltivare file parallele di piante sgradite l'una ai parassiti dell'altra, per evitare la diffusione di questi. A tale scopo si procede anche con la piantumazione di siepi, che ospitano i parassiti e tengono alla larga gli inquinanti dei terreni circostanti. I fertilizzanti utilizzati sono di origine naturale, come il letame, e se è necessario difendere le colture si ricorre a prodotti di origine vegetale, animale o minerale.


Agricoltura biologica normativa: A chi rivolgersi per informazioni

Ogni Paese ha i suoi referenti per quanto riguarda la normativa biologica. In Italia, Coldiretti è molto preparata sul tema e sa dare consigli utili, ma il punto di riferimento ufficiale per il biologico è AIAB, Associazione Italiana Agricoltura Biologica, che, nata nel 1982 come "Commissione nazionale cos'è biologico", è stata la prima a presentare nel 1988 una proposta di norme sull'agricoltura biologica. Oggi AIAB ha un proprio marchio di garanzia ulteriore rispetto al marchio biologico. AIAB si trova on-line sul suo sito www.aiab.it e off-line a numerose fiere ed eventi legati al mondo del biologico. A chi rivolgersi invece per informazioni sul biologico in Europa? Aiab può comunque essere un valido punto di riferimento; altrimenti è possibile consultare la sezione del sito della Commissione Europea dedicata all'agricoltura biologica: http://ec.europa.eu/agriculture/organic/index_it.htm



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