La struttura imprenditoriale alla quale l’uomo apparteneva, agiva infatti a vantaggio della cosca mafiosa nel controllo di importanti attività economiche nel settore degli inerti e del movimento terra, anche mediante l’imposizione del pagamento di somme di denaro a titolo di protezione.
I cospicui investimenti compiuti nel tempo dall’imprenditore e dai suoi eredi, sono stati ritenuti di provenienza illecita e comunque incompatibili rispetto alle fonti di reddito ufficiali ed alle attività economiche da loro svolte. Il sequestro ha interessato società e relativi complessi aziendali, attive nel settore della edilizia e della compravendita immobiliare, beni immobili, tra i quali un importante albergo ad Agrigento e disponibilità finanziarie.
Il tutto è stato possibile grazie all’applicazione del nuovo codice antimafia