Ah, già

Creato il 08 marzo 2015 da Unarosaverde

Ah, già. É la festa della donna, oggi. Quel giorno che non servirà più festeggiare quando le persone godranno di pari diritti e doveri, indipendentemente dai fattori biologici. Quel giorno che quindi andremo avanti a pseudofesteggiare per altri ennemila anni, fosse solo per il fatturato dei mimosai.

I miei giorni trascorrono pieni. Pienissimi. In ufficio si arranca dietro il tentativo tantalico di ritrovare un equilibrio, fuori ufficio le serate sono quasi tutte piene. Alla fine del corso di disegno giovedi ho stracciato il foglio perchè ci avevo fatto su solo scarabocchi. Lunedi e mercoledi, a quello di pasticceria, invece, ho contribuito alla produzione di meringhe, meringate, mont blanc, macarons, pan di spagna e creme. Poi si porta a casa quanto prodotto: a pranzo finocchio scondito e arance, a colazione e a cena zucchero, uova, farina, burro e panna aromatizzate. Dieta ideale.

Mentre proseguono brevi campagne di decluttering casalingo, limitate a raid intensissimi, ma lampo, nei pochi sabato che ho liberi, i miei bulbi di muscari e gigli hanno tirato fuori, nel buio della cantina, qualche gemma verde e bianca. Li ho messi a dimora, in un vaso del terrazzo: faccio il tifo per loro. Adesso è arrivato anche il sole e, soprattutto, c’è luce, per molte ore al giorno. Continuo a scaricare ebook – ho scoperto  il prestito bibliotecario digitale qualche mese fa – che non ho tempo di leggere. Leggo a intervalli di mezzo capitolo a settimana libri di carta che affollano la mensola sopra il letto: sono quelli che poi saranno destinati ad allontanarsi da me. Dopo poche righe crollo addormentata e faccio sogni confusi in cui le trame del passato si mescolano nella mia testa e si ingarbugliano con quello che mi succede in questo periodo.

Tengo duro: i cinque giorni di vacanza sotto Pasqua non sono lontanissimi. E il prossimo fine settimana mi aspetta una scoperta. Palermo. Confido nel sole.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :