Ah... le caccavelle.....
Da Katia
Partiamo dalla premessa che è stato non duro, di più, decidere quale delle mie caccavelle avrebbe avuto l'onore della ribalta qui sul blog; si sono litigate tutte il primo posto fin da subito e sono arrivate alla fine in tre, ma poi ha vinto Lei, un po' per anzianità (non saprei dire esattamente da quanto tempo giaceva nella mia credenza) e un po' perché tra tutte lei non è mai stata usata :( almeno fino ad oggi!
Qui mi tocca chinare il capo in segno di pentimento... sono una donna che soffre di shopping compulsivo da caccavelle!! Me ne innamoro a prima vista, a volta vedendole sulle riviste, a volte nelle vetrine, a volte nelle foto delle colleghe blogger e poi non mi si levano più dalla testa e inizio a pensare a come mi siano assolutamente indispensabili e poi... una volta comperate, magari mi dimentico di averle... Il luogo preferito in cui mi piace comperare caccavelle però sono le fiereeee!! Chiariamoci, non le compero mai al primo passaggio, la maggior parte delle volte costringo parenti o amici (di solito il malcapitato è mio marito) a ritornarci una volta tornati a casa. Sono irrecuperabile , lo so!! Ma quest'anno alla fiera del santo patrono ho RE SI STI TO!! Sarà l'inizio della disintossicazione??? Scordavo ho comperato due stampi in silicone per i cioccolatini... (mi ero veramente scordata) dunque direi che non sono sulla buona strada ma sono piena di buoni propositi, in ferie non ne ho comperate infatti (te credo, la macchina era così carica che se comperavo qualcosa rischiavo veramente il divorzio e il ritorno a casa a piedi!! Dalla Calabria a Piacenza è un bel pezzettino!!))Ma torniamo a Lei, a dire la verità non saprei nemmeno come chiamarla, era abbinata ad una piccola padellina antiaderente che doveva essere usata per cuocere uova, e frittelle tipo pancakes senza doverle girare, e la caccavella doveva servire a dosare il composto in ugual misura ad ogni frittellina. Finalmente, grazie ad Ornella di Ammodomio, ho usato la mia caccavella e ... vi dirò non si è smentita!! E' proprio una caccavella come la intendo io... cioè: meglio il caro e vecchio cucchiaio!!Ah,ah, ah!! Per testare la vincitrice ho provato i famosi pancakes di Nigella, nella versione con ricotta (ma proverò presto anche quelli con il latte e basta visto che, come merenda hanno riscosso un successone con entrambi i mostri!! incredibile ma vero!! Hanno chiesto se ce n'erano ancora.)Un'ultima cosa, ho trovato davvero inquietante fotografare la mia caccavella da ogni punto di vista e anche, poco poetico, ma non importa ogni caccavella è bella a mamma sua! Vero??Scherzi a parte ringrazio ancora Ornella per la sua fantastica idea!!!Vi lascio la ricetta dei pancakes nel caso abbiate anche voi la mia caccavella da provare, e, se non l'avete, fateli lo stesso sono davvero una leccornia!!!
Ingredienti250 g di ricotta125 ml di latte100 gr di farina 01 cucchiaino di lievito per dolci1 pizzico di sale2 tuorli d'uovo2 albumi montati a neveProcedimento:In una terrina (per così poco non ho scomodato il Bimby) mettere la ricotta, il latte, i tuorli, il sale e mescolare con un cucchiaio di legno.Aggiungere la farina setacciata con il lievito e per ultimo gli albumi montati a neve ferma.A questo punto non resta che cuocere la pastella in una padellina antiaderente (se l'interno della padella è integro non serve nemmeno ungere il fondo) per un minuto per ogni lato, o comunque quando risulteranno di un bel colore ambrato.Io li ho servito con del buon miele biologico e, se devo dervela tutta, se li mangiavano così in fretta che ho fatto fatica a fotografarli!!Buon appetito!!