Non so voi, ma a me questi tecnici piacciono ogni giorno di più. Forse un giorno mi pentirò di questa dichiarazione, ma al momento non posso non notare che quello che i partiti non sono mai riusciti a fare in molti anni questi mettono a segno molte frecce nel giro di pochi mesi, per ultima l’ICI alla Chiesa. Anche ad Aostra il ministro tecnico Renato Balduzzi si è ampiamente differenziato rispetto alle rassicurazioni fatte dall’allora ministro Altero Matteoli. ” Qui come altrove è necessario porre una grande attenzione alla sostenibilità economica delle opere”, ha detto (aostasera.it). Tradotto: l’ospedale è un’opera faraonica e costosissima non sperate di spremere soldi dallo Stato! – Signori, non è più tempo di costruire cattedrali nel deserto – . Piccola soddisfazione la porteranno a casa i sostenitore dell’ospedale nuovo fuori Aosta, infatti il ministro ha notato l’anomalia di una struttura sanitaria così ingombrante nel centro città e i contingenti problemi di traffico. Come la mettiamo? Se si fosse presa in esame l’ipotesi dell’ospedale nuovo, probabilmente a quest’ora ci sarebbero già le fondamenta, ma evidentemente gli interessi girano in un’altra aerea. Duecento milioni di euro non sono uno scherzo, lo Stato forse potrebbe versarne quindici e gli altri? E poi c’è l’Università? Sembra proprio che le Grandi Opere, su cui si è concentrata l’ultima campagna elettorale e su cui poggia la sicurezza elettorale di un certo partito, stiano cadendo come macigni sulla testa di qualcuno.