L’uomo si presentava come proprietario o agente immobiliare e metteva annunci di affitto di appartamenti a prezzi convenienti. Una volta incastrati i mal capitati che versavano la regolamentare caparra ed il mese anticipato, si dileguava nel nulla. Insomma vere e proprie Fontane di Trevi del grande Totò Per questo genere di affari disponeva di 75 utenze cellulari per poter essere contattato. Ambrosio al momento dell’arresto ha tentato di fuggire dalla finestra del bagno.
E’ accusato di aver messo a segno 16 colpi tra Firenze, Prato, Lucca e la Versilia. Si trova ora rinchiuso nel carcere di Pisa: era infatti ricercato da fine luglio, con 9 anni di galera da scontare per un cumulo di pene legate ad altre truffe.
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