«La responsabilità è la cura per un altro essere quando venga riconosciuta come dovere, diventando “apprensione” nel caso in cui venga minacciata la vulnerabilità di quell’essere. Ma la paura è già racchiusa potenzialmente nella questione originaria da cui ci si può immaginare scaturisca ogni responsabilità attiva: che cosa capiterà a quell’essere, se io non mi prendo cura di lui? Quanto piú oscura risulta la risposta, tanto piú nitidamente delineata è la responsabilità. Quanto piú lontano nel futuro, quanto piú distante dalle proprie gioie e dai propri dolori, quanto meno familiare è nel suo manifestarsi ciò che va temuto, tanto piú la chiarezza dell’immaginazione e la sensibilità emotiva debbono essere mobilitate a quello scopo»².Non-cari Responsabili, se avete letto attentamente, vi sarete accorti che proprio smettendo di prendervi cura di lui (Berlusconi), automaticamente farete del bene a lei (Italia).
¹Anche se, poco democraticamente, vorrei farlo; ma non certo con mezzi cruenti: se disponessi di ingenti risorse economiche vi offrirei semplicemente di più di Berlusconi. Soros, Murdoch aiutatemi voi!²Hans Jonas, Il principio responsabilità, Einaudi, Torino 1990