Ai viaggiatori a piedi i buoni propositi di Jerome

Creato il 12 aprile 2014 da Paciampi
Non riuscimmo ad attuare interamente il nostro programma, per il semplice fatto che le azioni umane sono sempre inferiori agli umani propositi. E' facile dire e credere, alle tre del pomeriggio, che "ci alzeremo alle cinque del mattino, faremo una colazione leggera alle cinque e mezzo, e partiremo alle sei".
"Così riusciremo a fare un buon tratto di strada, prima che il caldo diventi afoso" osserva uno.
"In questo periodo dell'anno, l'aurora è la parte migliore della della giornata. Non vi sembra?" aggiunge un altro.
"Oh, indubbiamente".
"L'aria è così fresca e pura".
"E la luce è così dolce!".
La prima mattina, si mantiene il proponimento. Ci si riunisce alle cinque e mezzo. Il gruppo è silenzioso; individualmente, si è alquanto rabbiosi, propensi a lagnarsi dei cibi e anche di tutto il resto; l'atmosfera sembra carica di nervosismo represso in cerca di uno sfogo. E la sera si ode la voce del tentatore:
"Se partissimo alle sei e mezzo precise, potrebbe bastare, io credo"
(Jerome K. Jerome, Tre uomini a zonzo, Bur)

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