Air France, la compagnia di bandiera transalpina, ha annunciato che entro la fine del 2014 l’azienda taglierà 2500 posti di lavoro. Dopo la riduzione di 5.600 impiegati negli ultimi due anni, sarà intrapreso un nuovo regime di interruzione volontaria nell’ambito del piano di ristrutturazione “Transform 2015“, come annunciato oggi da Frédéric Gagey, amministratore delegato dell’azienda, e da Xavier Broseta, direttore delle risorse umane del gruppo.
I sindacati, secondo quanto riportato da Le Monde, si aspettano 2500/3000 licenziamenti ma l’azienda ha confermato la prima cifra senza forzature.
Air France ha giustificato il nuovo piano per via della costante diminuzione dell’attività a breve e medio raggio che nell’ultimo anno ha causato una perdita per 800 milioni di euro, di cui 600 solo a carico dell’azienda francese, la restante parte a carico di KLM.
Nessuna delle tre sedi di Air France, a Tolosa, Nizza e Marsiglia verrà chiusa, come assicura Alexander Juniac, amministratore delegato di Air France-KLM, al contrario di quanto temessero i sindacati. Per recuperare terreno, l’azienda potrebbe trasferire alcune rotte alle compagnie low cost come Hop e Transavia, così come ha fatto Lufthansa verso Germanwings, e chiudere definitivamente le rotte non redditizie.
Sempre nel tentativo di rientrare con gli utili, Air France prevede di ridurre la flotta per il breve e medio raggio, passando da 146 unità attuali a 127 nell’estate del prossimo anno.
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