Credo di essere uno dei più grandi suonatori di “air guitar” al mondo. Sapete? Quei pirla che mentre va un brano dei Led Zeppelin fanno finta di saper suonare la chitarra elettrica come Jimmy Page (i più maniaci fingono anche di saper cantare come Robert Plant, ma io sono stonato addirittura nelle mie fantasie).Ecco. Io appartengo alla categoria. Passavo ore, da ragazzino, ad ascoltare alla radio le mie canzoni preferite e a far finta di essere io a interpretarle (mi piaceva soprattutto la parte in cui le ragazze in preda al delirio mi assalivano entusiaste). Mi sarebbe sempre piaciuto saper suonare bene uno strumento, magari cantare come un fringuello o un usignolo (voci poco adatte però all’Hard Rock, ma vale come esempio), preferibilmente non in periodo di caccia aperta che sennò attiri l’attenzione e le fucilate (sigh: il massacro riapre oggi!). Certo avrei potuto studiare musica, però siccome ho sempre preferito le mie fantasie alla realtà, mi sono messo a fare il fotografo. L’amore per la musica comunque mi è rimasto dentro. Così ieri sera, mentre ero nella chiesa di Santa Maria della Rosa a Tuscania, ascoltando un coro (una ensamble dicono quelli che ci capiscono) di artisti olandesi bra-vi-ssi-mi, con le loro voci magnifiche che risuonavano potenti nelle navate medievali facendo vibrare i muri, gli affreschi, ogni singola pietra e ovviamente il pubblico, mi sono detto: cazzo! Lo so che non è poetico e adatto alla circostanza, ma è quello che mi sono detto. Se preferite posso dire di aver pensato invece: accipicchia! Perbacco! Per la miseria! Perdindirindina (si usa ancora?)! Accidenti! Ma in realtà ho pensato proprio: cazzo! Perché bisogna dire che quando guardo una mostra di fotografie, anche di uno dei miei fotografi preferiti, non mi viene da dire: cazzo! Al più mi sciolgo in considerazioni ammirate (venate di invidia), mi emoziono, questo si… però manca quel fiotto violento di passione che ti dà la musica, tutta la musica, sia classica come quella di ieri sera, sia rock e pop o qualsiasi altra. Mannaggia. E’ frustrante per un fotografo innamorato della propria arte fare questi pensieri, non trovate? Forse invece della air-guitar era meglio se la guitar me la facevo di legno!
Credo di essere uno dei più grandi suonatori di “air guitar” al mondo. Sapete? Quei pirla che mentre va un brano dei Led Zeppelin fanno finta di saper suonare la chitarra elettrica come Jimmy Page (i più maniaci fingono anche di saper cantare come Robert Plant, ma io sono stonato addirittura nelle mie fantasie).Ecco. Io appartengo alla categoria. Passavo ore, da ragazzino, ad ascoltare alla radio le mie canzoni preferite e a far finta di essere io a interpretarle (mi piaceva soprattutto la parte in cui le ragazze in preda al delirio mi assalivano entusiaste). Mi sarebbe sempre piaciuto saper suonare bene uno strumento, magari cantare come un fringuello o un usignolo (voci poco adatte però all’Hard Rock, ma vale come esempio), preferibilmente non in periodo di caccia aperta che sennò attiri l’attenzione e le fucilate (sigh: il massacro riapre oggi!). Certo avrei potuto studiare musica, però siccome ho sempre preferito le mie fantasie alla realtà, mi sono messo a fare il fotografo. L’amore per la musica comunque mi è rimasto dentro. Così ieri sera, mentre ero nella chiesa di Santa Maria della Rosa a Tuscania, ascoltando un coro (una ensamble dicono quelli che ci capiscono) di artisti olandesi bra-vi-ssi-mi, con le loro voci magnifiche che risuonavano potenti nelle navate medievali facendo vibrare i muri, gli affreschi, ogni singola pietra e ovviamente il pubblico, mi sono detto: cazzo! Lo so che non è poetico e adatto alla circostanza, ma è quello che mi sono detto. Se preferite posso dire di aver pensato invece: accipicchia! Perbacco! Per la miseria! Perdindirindina (si usa ancora?)! Accidenti! Ma in realtà ho pensato proprio: cazzo! Perché bisogna dire che quando guardo una mostra di fotografie, anche di uno dei miei fotografi preferiti, non mi viene da dire: cazzo! Al più mi sciolgo in considerazioni ammirate (venate di invidia), mi emoziono, questo si… però manca quel fiotto violento di passione che ti dà la musica, tutta la musica, sia classica come quella di ieri sera, sia rock e pop o qualsiasi altra. Mannaggia. E’ frustrante per un fotografo innamorato della propria arte fare questi pensieri, non trovate? Forse invece della air-guitar era meglio se la guitar me la facevo di legno!
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