Aironi e Treviso: ecco tutte le “modifiche migliorative” della FIR

Creato il 20 marzo 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Andrea Passerini per La Tribuna

«Zatta non può dire di non sapere quale sia la riforma del protocollo Celtic e di attendere
comunicazioni: gli è stata inviata il 2 marzo, la conosce bene. Dispiace: come Fir facciamo un ulteriore sforzo per accogliere le istanze delle squadre a beneficio del movimento italiano, privilegiando gli aspetti tecnici a quelli economici, come dire la sostanza delle questioni »
Nino Saccà, vicepresidente della Fir ambasciatore nei rapporti con Treviso e Aironi, mette i puntini sulle «i». La conferma che il clima fra Fir e Treviso è tornato… nuvoloso, dopo la
parvenza di una tregua molto distesa. Ma torniamo alla riforma. Ecco i punti salienti.
Liste e minutaggi addio.
Scompaiono i tabulati delle polemiche e il tetto dei minuti: semplificazione. Rose da 42.
Il forfait. Contributo da 3 milioni: 2 come indennizzo per l’impiego dei giocatori in nazionale, 1 per la soprattassa chiesta dal board della Celtic.
Lo staff gratis. L’unica norma decisa dal consiglio Fir venerdì: comprende 1 o 2 tecnici,
un general manager, un medico, un «fisio» e un preparatore atletico (cadeau da 600 mila euro almeno). Fra i tecnici papabili, anche «Toni» Green.
Permit players. La Fir conferma le norme. Ma consentirà alla franchigia che presti più di
10 giocatori alla nazionale di utilizzare, nel Sei Nazioni, fino a 5 stranieri.
Mercato e trasferimenti. La Fir chiede ai club di venir informata per tempo sui passaggi di giocatori azzurri o emergenti fra le due selezioni. Invoca un e principio di equilibrio nelle distribuzione dei giocatori nei vari ruoli fra le due piazze. Vedi il caso del pilone De Marchi, che voleva venire a Treviso da Viadana. Ma si annunciano casi
anche in terza e nelle mediane.
Giovani. Chi esce dalle Accademie sarà seguito due anni: se però in una franchigia dovessero giocare poco (qui sì torna un minutaggio), avrà diritto a cambiare squadra. Norma per i vari Esposito, Campagnaro, Morisi.
Equiparabili subito italiani. Se una franchigia tessererà eleggibili di interesse nazionale (leggi Ambrosini), essi potranno giocare subito in Celtic come italiani, senza aspettare la convocazione azzurra