Lo studio si è basato su un campione di 94 bambini con dislessia, 54 italiani e 40 francesi, di età compresa tra gli 8 e i 14 anni.
È stato dato loro il compito di leggere un testo composto da 24 frasi, in cui lo spazio tra le lettere era in alcuni casi standard e in altri più largo del normale.
I risultati hanno mostrato che, quando lo spazio era più ampio, i bambini miglioravano la loro lettura sia in termini di velocità, sia in termini di errori: in media hanno letto il 20% più velocemente e hanno fanno la metà degli errori.
La possibile spiegazione è che i bambini affetti da dislessia siano influenzati dal cosiddetto “affollamento percettivo”, vale a dire una visione della lettera disturbata da quelle che la circondano. Se lo spazio tra le lettere aumenta, si consente al bambino di non farsi distrarre dalle altre lettere.
In parallelo alla ricerca è stata sviluppata anche un’applicazione per iPad e iPhone, chiamata DYS, che permette a bambini e genitori di aggiustare a proprio piacimento lo spazio tra le lettere per testare immediatamente gli effetti positivi nella lettura e portare notevoli benefici al bambino.