Nevica, nevica, nevica! A fiocchi grossi così, grossi come una mano! E’ tutto bianchissimo! Mamma quanta ne viene! La neve mi elettrizza sempre un po'.
Aveva già nevicato un pochino alla vigilia di Natale, e un po’ quattro giorni. Quanta ne sta venendo giù! Proprio di quella neve che uno aspetta a Natale, come l’aspettavo anch’io… Grandi nevicate, neve tra le rotaie del tram… Adesso mi vesto e vado a fare mille foto!
Intanto faccio un paio di foto qui dalla finestra, non proprio opere d’arte ma almeno immortalo i primi fiocchi al volo.
Intanto mi vesto, il tempo di mettermi i guanti il cappello la sciarpa e i gli stivalones e gli scalda muscoli, 3 minuti emmezzo? Poi prendo la macchina foto, la infilo nella sua custodia nera waterproof, le chiavi di casa, la borsa…au altro minuto emmezzo? Quindi mi giro per un ultima occhiata dalla finestra, e…
Ehi, ma...Qui non nevica più!
Mi strofino gli occhi, inforco perfino metaforici occhiali per vederci meglio, come cacchio è possibile? Ha cominciato meno di cinque minuti fa e veniva giù a padellate, a cavagnate, a pacchi postali! La neve ha coperto le macchine, attecchito sul davanzale, mandato a nanna i gatti in amore…il tutto per involarsi in 5 minuti? Ha smesso COMPLETAMENTE, tipo che adesso non piove nemmeno!
Non avevo mai visto nulla di simile, mai nella vita. Quattro minuti e mezzo di nevicata cosmica, da manuale, e poi basta, niente, nisba, nicht. Cavolo che metabolismo, Istanbul. Il tempo qua cambia rapidamente, proprio come in montagna, e anche di più. E poi ci sono le correnti gelide in arrivo direttamente dalla Russia e dall’Ucraina, che si scavano un varco sul Mar nero o qualcosa del genere. Risultato: gelo totale e rapidissimo, stile una botta e via. Uno strano romanticismo atipico, quello di questa città, di nevicate lampo, che a quanto pare ci accompagneranno fino a fine Marzo...