serie di otto episodi di genere poliziesco che all'inizio non mi ha entusiasmato particolarmente ma che si è riscattata strada facendo. andiamo con ordine: il giovane ispettore Satonaka è inviato a sovraintendere alla squadra 4, il cui capo è morto cadendo da un palazzo mentre inseguiva un ladro. il capo-dipartimento Maejima però non è convinto che si tratti di un incidente e pare avere il dente avvelenato nei confronti di Togashi, Iinuma, Shibata e Yamashita. come non dargli torto? tutti infatti hanno uno scheletro nell'armadio, oltre ad essere dediti a metodi investigativi per nulla ortodossi (ma molto efficaci). Satonaka si trova tra l'incudine e il martello, tirato spesso per i capelli dentro comportamenti illegali, ma che deve coprire per non compromettere il risultato delle indagini, e nel contempo messo sotto pressione da Maejima. a fare da sfondo alle beghe interne, ci sono omicidi, rapimenti e crimini vari. sarà che ormai siamo tutti scafati da anni di visioni dei vari C.S.I., ma qui spesso si capisce chi è il colpevole dopo dieci minuti, per non dire che questi assassini si fanno beccare con una semplicità disarmante. insomma, se tutti i criminali giapponesi sono di questa risma, non c'è da meravigliarsi che il paese abbia uno dei tassi di criminalità più bassi del mondo. tuttavia, ciò che mi ha interessato non erano tanto i crimini quanto i poliziotti stessi e le dinamiche all'interno della squadra. ma vediamone i baldi componenti:
Takahashi Katsunori è Togashi. perennemente imbronciato, pronto a menare le mani e sempre borderline, però tutto quello che fa lo fa per amore della giustizia e per proteggere o vendicare le vittime, quindi non può che essere un bravo ragazzo. o no?
guest starring: Ishigaki Yuma, il Tennoji di Hana Kimi.