"Ricordati che devi morire".
Così annunciava Girolamo Savonarola per le strade di Firenze. Il frate domenicano ammoniva la condotta amorale di una Chiesa che in quel periodo badava più ai suoi interessi che a quelli dei fedeli e che instaurò nella cittadina per un breve periodo, un modello teocratico, per un ritorno ai sani principi e valori cristiani.
C'era ben poco da divertirsi a Firenze.
Nel corso degli anni però, specialmente in questo secolo, la famosa frase del frate domenicano è ripresa in uno dei miei film preferiti "Non ci resta che piangere", con Massimo Troisi e Roberto Benigni.
Chi non ricorda questo fantastico film? Ove il giuoco del pallone era appena nato, ove le fanciulle potevano essere osservate -scopo matrimonio- solo in chiesa, ove affacciarsi alla finestra durante le ore del coprifuoco poteva essere mortale, ove Frittole non è un dolce ma un paesino immerso nella campagna toscana, ove Leonardo sperimentava le sue invenzioni, ove "1 Fiorino" era il dazio da pagare per oltrepassarne i confini.
Quando vedo questo film rido a crepapelle. Seppur l'abbia visto ormai centinaia di volte.
Ma nell'era moderna della tv, dei talent show e dei giochi a premi, questa mitica frase è divenuta una Hit del programma televisivo "Avanti un altro" di Bonolis e Laurenti.
Forse molti storceranno il naso al solo pensiero. Ma sono certa che un paio di risate ve le abbiano strappate sicuramente. Perchè c'è bisogno anche di ridere ogni tanto, no?
Specie quando la vita è così amara, specie quando si conosce il vero senso della vita, quando sai che avresti potuto perderla in un istante o quando hai visto spegnere la vita di qualcuno che ti è accanto.
Da questi pensieri, usciti un pò per caso nel Bar Luncheonette di Roma, la conversazione da bar tra baristi, camerieri e cassieri, è divenuta quasi surreale, ma con un senso logico che solo chi vive appieno la propria vita forse può intuire.
Il Bar Luncheonette si trova proprio in Piazza Indipendenza a Roma, a due passi dalla Stazione Termini. E' un bar rinnovato negli arredi, alquanto elegante, con un bel bancone di dolci e maritozzi, ovvero quei fantastici panini dolci ripieni di panna. Il maritozzo è un tipico dolce della tradizione Roma: semplice e gustoso.
I romani -ma non solo- vanno pazzi per questo dolce e nei migliori locali della Capitale se ne possono assaggiare di squisisti. Tutto sta nel sapere dove.
Beh, il Bar Luncheonette è uno di questi.
Certo, c'è da dire che i maritozzi sono dolci alquanto grandi, per questo è un dolce che mangio con moderazione. Ma quando ti accorgi che nel bancone c'è anche la versione mini, come fai a resistere?
Così ordino un cappuccino e un mini maritozzo, da consumare rigorosamente al banco. In questi posti, il servizio e il cibo è ottimo, ma noi Romani sappiamo quando è il caso di sedersi in tranquillità o quando invece non è il caso.
Nel mentre gusto il mio mini maritozzo, sento la famosa frase. C'è una sorta di dibattito sulla vita, la morte, sull'aldilà. Qualcuno scherza, qualcuno la prende troppo seriamente tanto da non riuscire a parlarne, qualcuno invece racconta la propria esperienza al limite.
La sapienza romana però è sempre così scanzonata e divertente che non si riesce a far un discorso troppo serio a lungo. Quindi ci scappano subito dei sorrisi. In fondo, non è questo lo scopo della vita? Godiamocela senza troppi pensieri. Ne abbiamo una sola!
Avrei ascoltato per ore quelle pillole di saggezza, ma ahimè ero in giro per una sorta di caccia al tesoro e sono dovuta scappare via appena finito il mio maritozzo.
"Ricordati che devi morire" per me si trasforma in "Ricordati che devi sorridere"!