Al campo dei ricordi

Da Stefanod
Visto che il 1 novembre cadeva di martedì, ieri, primo sabato di novembre, era il giorno in cui qui in Svezia ci sono state le celebrazioni per il giorno dei morti. E poichè nell'ultimo anno sono venute a mancare due bisnonne, su iniziativa di mamma Anette abbiamo deciso di andare ad accendere delle candele al "campo dei ricordi" (minneslunden) del cimitero di Solna.
Il campo dei ricordi è un posto particolare dove le persone vengono sepolte senza che sia dato di sapere esattamente dove e senza una specifica lapide. Questo per creare sia un luogo collettivo di memoria, che anche (spesso su volontà del deceduto) un luogo che non costringa i parenti a doversi prendere cura della tomba. Ci sono comunque sia un faldone con tutti i nomi delle persone lì sepolte, che dei raccoglitori con tutti i disegni e gli scritti che chi vuole può lasciare per ricordare i propri cari. Sfogliarlo senza iniziare a lacrimare già al primo disegno fatto da un bimbo per ricordare un genitore scomparso o alla prima poesia scritta per ricordare una persona venuta a mancare è impossibile.
Della morte ne avevamo già parlato con Eleonora, proprio quando era venuta a mancare nonna Lina. Lo avevamo fatto, fra l'altro, usando il libro "Addio mr. Muffin" e ne abbiamo riparlato quando ha visto una lapide a forma di cuore e letto che lì c'erano sepolti due gemellini nati morti. Che stessimo andando in un luogo dove bisognava stare tranquilli lei lo aveva capito già in macchina. Infatti quando io e Anette le abbiamo chiesto perché fosse più vivace e rumorosa del solito la sua risposta è stata: "uso adesso l'energia perché quando saremo al cimitero dovrò stare molto tranquilla".