L'inizio è folgorante e davvero divertente, poi prosegue altrettanto bene.
Mica facile realizzare una commedia allegra con tema l'handicap. Si sa che il rischio è sempre quello di finire nel melodrammatico o nel patetico con virate nel peggior buonismo.
I registi francesi invece ci riescono e bene, infatti ci fanno ridere e sorridere per tutto il tempo, anche se l'idea di base è quella classica dell'elemento di disturbo che, inserito in un contesto normale e regolamentato, riesce a destabilizzarlo, a creare una sintonia tra elementi contrastanti per poi rientrare nella sua vita.
Driss (Omar Sy) conduce una vita disordinata e complicata tra carcere, ricerca di sussidi di disoccupazione e un rapporto difficile con la famiglia. All'improvviso la sua vita cambia quando il miliardario paraplegico Philippe (François Cluzet) lo sceglie come aiutante personale.
Naturalmente Driss non è in grado di tenere a bada la sua personalità esuberante, sfacciata ma autentica, che è proprio il motivo poi per cui viene scelto. Diventa così l'elemento di disturbo in un ordine alto borghese fatto di regole ferree e di affettate buone maniere, una sincera esplosione di vitalità e scurrilità che stringe un legame di amicizia con il suo datore di lavoro, a cui rende la vita molto ma molto più vivibile.
Un bel ritmo, un sacco di battute divertenti e spiritose rendono il film godibile. Molti meriti vanno anche agli interpreti, ottimi.