(al cinema) Recensione: LE STREGHE SON TORNATE di Alex De La Iglesia

Creato il 07 maggio 2015 da Luigilocatelli

Le streghe son tornate (Las brujas de Zugarramurdi) di Alex De La Iglesia (Spagna). Con Carmen Maura, Javier Botet, Mario Casas.
Due scalcinati rapinatori finiscono in un covo di streghe modernamente mimetizzate lassù tra i Pirenei. Sarà dura uscirne quando si scatenerà il sabba. Il laido Alex De La Iglesia in un film più sopportabile e anche più divertente del solito. Voto 6,5
Mai amato Alex De La Iglesia e la sua estetica del laido. E resto dell’idea che il suo Balada triste de trompeta sia tra le cose più ignobili dell’ultima decade cinematografica nonostante i due (scandalosi) premi datigli anni fa a Venezia dalla giuria presieduta da Quentin Tarantino. Però. Però questo film visto al festival di Roma 2013, cui sono andato col massimo del pregiudizio in testa, mi è piaciuto parecchio. Gli sgangherati rapinatori di un Compro Oro spagnolo nella loro fuga (in taxi!) verso la Francia finiscono sui Pirenei in un covo di streghe, e sarà dura uscirne. La rapina con il tizio travestito da statua di Cristo pittato d’argento è di massimo divertimento, la fuga tra battibecchi con la moglie e con il tassista irresistibile. Un Dark Shadows senza Tim Burton-Johnny Depp e meglio riuscito. Certo, non è il caso di cercare finezze, De La Iglesia non è mai stato il tipo. Anche, uno dei film più misogini che si siano mai visti, dominato com’è dall’equazione, letterale e fuor da ogni metafora, donne (anzi mogli) = streghe. Quando il film molla la commedia e si inoltra nel fantastico orrorifico purtroppo ecco emergere tutto il penchant per il sordido del regista. Nella parte della capa di tutte le ‘brujas’ c’è la già almodovariana Carmen Maura, ora presenza totemica del cinema spagnolo. Diluvio di Goya (otto per la precisione), gli Oscar iberici. Esagerati.


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