Trama: un dottore folle sfrutta le formule di un ricercatore per tenerne in vita la testa, dopodiché si impegna per donare un corpo nuovo ad una suora storpia...
Al di là dell'orrore è puro weird anni '50 con echi di espressionismo tedesco. Girata in bianco e nero, la pellicola vanta un villain assai simile, per atteggiamento e aspetto, ai "mostri" di film come M - Il mostro di Dusseldorf e Il gabinetto del Dottor Caligari tuttavia, se vogliamo, potrebbe anche essere una rivisitazione moderna del mito di Frankenstein, con un servo (a sua volta esperimento non proprio riuscito benissimo) che decide sfruttare il proprio genio per utilizzare in modo improprio le scoperte del suo padrone. Il risultato è un ibrido assai particolare che, a onor del vero, di questi tempi non risulta inquietante come dovrebbe ma propone delle scene e dei concetti sicuramente forti per quegli anni; al di là della testa parlante del titolo americano, emblema di follia ed incredibile crudeltà, lo spettatore dell'epoca assisteva alle empie imprese di un Dottore senza scrupoli, pronto ad uccidere donne indifese e cucire la testa di una suora sul corpo di una spogliarellista per crearsi la fidanzata perfetta! Altrettanto interessante è il dubbio amletico, seppur ingenuo, che precorre i tempi di un certo tipo di body horror: se la mia testa venisse impiantata su un corpo estraneo, il mio comportamento seguirebbe la ragione, per così dire, o l'istinto insito nella pelle, nei muscoli e negli organi dell'altra persona? Al di là dell'orrore cerca di dare una risposta a questo quesito attraverso sequenze abbastanza ambigue e sconcertanti... che a onor del vero mi hanno fatta sospettare di una possibile misoginia di fondo del regista e sceneggiatore.
Per quanto riguarda l'impianto tecnico, Al di là dell'orrore è senza infamia né lode e non presenta particolari sequenze memorabili. La fotografia è assai nitida e il bianco e nero luminoso, gli attori portano a casa un'interpretazione nella norma, con una nota di merito al malvagio e leppego Dr. Ood di Horst Frank, e i pochi effetti speciali, se così si possono chiamare, sono ingenui ed artigianali ma ancora validi (la collana che nasconde le cicatrici dell'operazione, il povero Michel Simon probabilmente inginocchiato all'interno di una struttura da dove spuntava solo la testa, etc..). Unico particolare simpatico da segnalare sono i casti spogliarelli che fungono da fanservice ante litteram (all'economia della trama servono davvero poco) che, probabilmente, all'epoca avranno fatto sudare sotto il colletto della camicia più di un paio di Fritz seduti in poltrona. Non penso che Al di là dell'orrore avrà su di voi lo stesso effetto eccitante o vi appassionerà più di tanto ma è comunque una pellicola a suo modo interessante e degna di meritarsi una visione.
Victor Trivas è il regista e sceneggiatore della pellicola. Russo, ha diretto altri quattro film che, onestamente, non ho mai sentito nominare, però è stato nominato all’Oscar per la sceneggiatura de Lo straniero di Orson Welles. È morto nel 1970, all’età di 73 anni e di costui non riesco a trovare immagini, perdono...
Horst Frank (vero nome Horst Bernhard Wilhelm Frank) interpreta il Dr. Ood. Tedesco, ha partecipato a film come La vendetta di Fu Manchu, Preparati la bara!, Il gatto a nove code e a serie come L’ispettore Derrick. È morto nel 1999 a 69 anni.
Michel Simon (vero nome François Michel Simon) interpreta il Dr. Abel. Svizzero, ha partecipato a film come Il fu Mattia Pascal, La passione di Giovanna D’Arco, L’Atalante, Tosca e Il mercante di Venezia. Anche sceneggiatore e produttore, è morto nel 1975 all’età di 80 anni.
Michel Simon, ovvero “la testa”, all’epoca era un attore famosissimo… ma con un problemino. Il make-up indossato durante un film, infatti, gli aveva causato una paralisi temporanea del viso ed era quindi impossibilitato a trovare lavoro. Bisognoso di soldi e credendo che Al di là dell’orrore non l’avrebbe visto praticamente nessuno ha accettato il ruolo del Dr. Abel… peccato che la pellicola sia diventata poi un successo mondiale. Povirazzo. E dopo questa botta di cultura posso solo dire... ENJOY!!!