“Al di là di te” di Argeta Brozzi

Creato il 03 marzo 2013 da Vivianap @vpicchiarelli

Miriam è una ragazzina, ma dentro è già donna. Miriam è ancora viva, ma nel suo corpo che respira e che mangia e che dorme non c’è altro che sopravvivenza. Miriam ha perso sua madre e non le rimane che un padre violento, con il quale condividere il suo spinoso dolore quotidiano. 
E invidia Annabella, la sua splendida compagna di scuola, perché ha tutto: i soldi, una famiglia che la ama, un ragazzo trentenne con il quale correre in moto… o almeno questo è ciò che crede. In realtà, anche Miriam è invidiata da qualcuno, e questo qualcuno è proprio Annabella, che dalla vita ha avuto tutto ma non ha saputo conservare niente, che soffre in silenzio rifiutandosi di mangiare, ammalandosi di bulimia e tricotillomania senza neppure rendersene conto, e che ha compreso a sue spese che i soldi non possono comprare l’amore di chi la circonda, di chi c’è senza esserci mai per davvero. 
Miriam e Annabella. 
Due ragazze. 
Due forme di dolore. 
Un romanzo che sa cogliere la poesia della solitudine e la gioia immensa, insperata, del ritrovarsi.

Due vite, quelle delle adolescenti Miriam e Annabella, che viaggiano sui binari paralleli della sofferenza.

Entrambe ferite, entrambe in bilico, entrambe sull’orlo del precipizio, eppure così diverse, così lontane, così sole.

Ognuna è, erroneamente, convinta della perfezione della vita dell’altra, perché l’immagine che danno di se stesse non ha nulla a che vedere con quello che le devasta dall’interno.

Sono giovani donne, Miriam e Annabella, che si lasciano avvolgere dalla matassa ingarbugliata e confusa delle proprie vite e che sperimentano la violenza, il disagio psichico, la solitudine, la mancanza concreta di affetti.

Il continuo cambio di punto di vista da l’una all’altra serve a restituirci tutte le loro angosce, trascinandoci fin quasi al baratro per poi riconquistare la superficie grazie a mani che si tendono per dare aiuto e conforto, basta saperle afferrare.

“[...] tutti noi nascondiamo delle paure, dei dubbi, delle cicatrici. Al di là di te c’è un mondo da scoprire.”


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