La manifestazione si propone di esplorare la fotografia come mezzo di arte e comunicazione. Ampliando la ricerca anche in ciò che la circonda. Evento centrale del festival sono le mostre di cinque autori di primo piano della fotografia, e non solo, a livello internazionale.
Il nome più importante è, a mio avviso, quello di Franco Fontana, più volte citato ed omaggiato in questo mio blog.La mostra di Fontana è stata realizzata in collaborazione con Edizioni Postcart di Roma, con cui l'autore ha pubblicato il libro "A Life of Photos", che è stato da lui presentato il 15 ottobre a Fucecchio, ed a cui, purtroppo, non potuto prendere parte.Si tratta di una monografia composta di 40 immagini, che ripercorrono gran parte della storia fotografica di questo maestro della fotografia, nato a Modena nel 1933.
Ma l'evento di maggiore effetto è senz'altro la mostra dedicata a Storm Thorgerson, nato in Inghilterra nel 1944, allestita nelle sale della tinaia della fattoria Corsini. The raging storm è una monografia appositamente creata e selezionata dall’autore per il FOFU Phot’art. Un percorso di 80 immagini di medio-grande formato, oltre ad una installazione video che racconta le immagini più celebri del genio creativo inglese. Sono fotografie che ormai appartengono alla cultura comune, che sono impresse nella mente di chi abbia seguito o solo avvicinato la scena rock dagli anni 70 ad oggi.La sua è una “fotografia creativa”, che prevede l’uso di collage, montaggi, effetti di camera oscura ecc…
Interessante quella di Gregorie Korganow, fotografo impegnato, nato nel 1967. Vive a Parigi, ma gira il mondo inseguendo storie da raccontare, dove il protagonista sia l’uomo. Qui propone "Padri e Figli", un lavoro che porta avanti da più di un anno, fotografando padri, dai 30 agli 80 anni, in piedi, a dorso nudo, molto vicini, spesso pelle contro pelle.
La più immediata e leggibile è senz'altro quella di Marco Gualazzini, 35 anni di Parma, che ha per titolo "Insha’ Allah (La minoranza Cristiana in Pakistan)".E' un reportage di buona fattura. Che coniuga la necessità della rappresentazione dal vero di un mondo lontano e diverso, con una composizione dell'immagine semplice ma efficace. La scelta cromatica delle immagini, perfettamente integrate e sequenziali tra loro, la vignettatura per dare risalto e pulizia ai soggetti, conducono l'osservatore su di un percorso ben definito, senza equivoci. E' il vincitore ex aequo del FOFU Photo Challenge 2011.
L'altro vincitore ex aequo del FOFU Photo Challenge 2011, è Margherita Cesaretti. Umbra, 29 anni, vive a Firenze.Con il suo lavoro, "Pour les chiens", è la proposta avanguardista del festival, con una raccolta di immagini frammentate, bicromatiche ed essenziali.Impostate sulla ricerca di forme rivelate da una luce spesso in movimento. Inseguendo un filo conduttore, che spesso sembra incresparsi nell'istante dello scatto.