Di dimissioni di Luciano Vandone, ovviamente, non se ne parla. Ma non si vota neppure, visto che le mozioni sulla messa in discussione dell’assessore al bilancio del Comune di Alessandria e del Ragioniere Capo non sono passate. E’ passata invece l’idea dei capigruppo della maggioranza di istituire un gruppo di lavoro misto – tecnici esterni, politici e periti interni a Palazzo Rosso – per lavorare alacremente (hanno tempo una quindicina di giorni) al fine di produrre la documentazione necessaria (o le modifiche ai bilanci sotto la lente) per rassicurare la Corte dei Conti, decisamente preoccupata per le finanze mandrogne. “Probabilmente il 50% dei Comuni italiani, con il taglio agli enti locali, è piazzato come noi”, ricorda il leghista Roberto Sarti, che saluta la mozione come il “percorso utile e virtuoso per far chiarezza nei confronti dei cittadini”, anche se tra le righe sussurra che loro, quelli del Carroccio, l’avevano detto che la Giunta al completo era stata interpellata poco e che non ci si doveva fidare ciecamente degli esperti di bilanci.
Le mozioni del centrosinistra di mandare a casa i due “imputati” e di avere accesso alle carte sono state bocciate, non senza polemica sulla scelta di chiamare altri revisori contabili dall’esterno per aiutare i politici locali a far quadrare i conti; come dire, possibile che non ci sia nessun funzionario o dipendente pubblico che sia in grado di farlo?
Molti consiglieri comunali ammettono però di non capirne molto di finanza, specie quella “creativa”. Si sarebbero fidati dei ragionieri e dei professori, un po’ a scatola chiusa, confidando nella loro scienza. Verrebbe da dire allora che, per fortuna nel centrosinistra c’è qualcuno che mastica numeri e contabilità e che ha sollevato le perplessità sfociate nelle verifiche dei magistrati contabili.
“Il Comune si è autocommissariato”. E’ il commento agrodolce di Mauro Buzzi, candidato alle Primarie del centrosinistra, che sfrutta l’occasione per chiedere nuovamente le dimissioni della giunta Fabbio e di fare campagna elettorale sul possibile rinnovamento in caso di vittoria.
Massimo Piccolo, della lista “Nuova Alessandria 2012″ commenta: “Il tavolo tecnico era l’unico modo per fare chiarezza. Ci siamo mossi in questa direzione quando ne siamo venuti a conoscenza. Il tempo ci darà ragione”. Piccolo, che non intende ricandidarsi alle prossime amministrative, getta acqua sul fuoco delle polemiche su possibili crepe nella maggioranza, ma è fermo su un punto cruciale: “Nonostante le nostre richieste, da due anni il nostro gruppo non ha un rappresentante in Giunta”. Un po’ più attendista è il capogruppo del Carroccio, che preferisce aspettare gli sviluppi politici nazionali prima di sbilanciarsi. Se nulla cambierà, dice, “La Lega continuerà a dare le sue indicazioni all’interno del dialogo di maggioranza. Ad oggi non abbiamo nulla in contrario sulla riconferma di Piercarlo Fabbio”. Ma se a Roma cambieranno idea, anche ad Alessandria si adegueranno.





