Un anno fa ci hai lasciati e il mondo è stato più triste, gatto Ruby, amore mio.
Come si possono raccontare dieci anni di vita passata insieme? Quei momenti di intesa, i tuoi agguati alle gambe, specie dei nostri ospiti, che facevi puntualmente scappare, le tue fusa, quel posto fisso accanto a me che hai sempre preteso con prepotenza di micio re.
Gatto amatissimo e un po’ rissoso, dolcissimo quando venivi in braccio e volevi ciucciare: come la prima volta che ti ho avuto tra le mie braccia, quella notte che eri appena arrivato mi sono svegliata al tuo pianto di gattino e sul divano ci siamo addormentati abbracciati.
Come l’ultima volta che ti ho tenuto stretto prima dell’ anestesia finale e hai ciucciato ancora tra le mie braccia.
Ti ho chiesto di aspettarmi lì dove sei: Ruby, devi essere il primo ad abbracciarmi, a saltarmi in braccio, a graffiarmi un po’, perchè non sono i tuoi graffi a farmi male, ma questo dolore che graffia il cuore…