Ho imparato tanto da te, anche se spesso ti ho contestato per l’autorità eccessiva e per le pretese di obbedienza assoluta che hai messo nell’educarci e che ancora pretendevi da figli, nipoti e pronipoti. Ho imparato l’amore per la natura, a cui tu ancora dedicavi le poche forze che ti erano rimaste. Mi hai trasmesso il senso di indipendenza e giustizia, la capacità di affrontare gli ostacoli in maniera costruttiva, cercando soluzioni e percorrendo strade alternative. Mi hai insegnato l’umiltà, sinonimo non di inferiorità ma di voglia di conoscere ciò che risulta oscuro, bisogno di chiarezza nella consapevolezza dei propri limiti.
E infine ho ereditato l’onestà che in te era un tratto peculiare. Eri onesto fino al midollo, onesto al punto da subire piuttosto che venir meno ai tuoi princìpi.
E di tutto questo ti ringrazio, un’eredità simile è da tenere ben stretta. Ora che non ci sei più riprenderò in mano la mia vita con ancora maggiore consapevolezza e responsabilità.
Mi dispiace solo che tu non abbia potuto assistere, come auspicavi, alla demolizione di quei personaggi della politica che ogni tanto ti facevano bestemmiare, ma tranquillo, ci stiamo lavorando…….
Ciao papà.