Al palazzo Chiaramonte Steri di Palermo rivivono i dolenti graffiti nel balletto di Emiliya Mihaylova

Creato il 19 settembre 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Dal 16 settembre Palermo è invasa da attori, ballerini, pittori, scrittori che 'occupano' piazze e teatri, offrendo a cittadini e turisti occasioni di incontro e confronto. 

Per una settimana sono ben duecento gli appuntamenti culturali che hanno animato e animeranno la città. Fotografia, danza, teatro, passeggiate letterarie, musica, cibo di strada, attività per bambini, visite guidate, opera dei pupi, mostre, conferenze, sport e molto altro ancora sono state saranno fino al 22 settembre le attività della «Settimana delle Culture». Una grande iniziativa, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune,a supporto della candidatura di Palermo a Capitale Europea della Cultura 2019. Voluta dal Comitato «Insieme per Palermo», presieduto da Gabriella Renier Filippone e composto, tra gli altri da Gaetano Basile, Clara Monroy e Bernardo Tortorici. Quest’ultimo già assessore della giunta di Sgarbi a Salemi. Si tratta di  volontari che hanno lavorato per tutta l’estate a titolo gratuito, con l’unico scopo di dar vita ad una grande manifestazione. Protagonista assoluta la città Palermo, nelle sue più variegate espressioni culturali. Con l’unica eccezione dello spettacolo itinerante di teatro danza diretto della coreografa italo-bulgara Emiliya Mihaylova, che opera da anni nella città d’adozione Salemi come animatrice dell’Associazione “Emidance” (molti ricorderanno la sua intensa collaborazione con Vittorio Sgarbi e l’assessore principe Tortorici), e gestendo anche un’omonima scuola di danza. L’opera che prende ispirazione dai graffiti, venuti alla luce alcuni anni fa grazie all’impegno dell’Università di Palermo che ne ha portato a termine il restauro, andrà in scena proprio nella suggestiva cornice di palazzo Chiaramonte Steri, che fu il carcere segreto dell’Inquisizione.  Una prigione buia, dove per due secoli, dal 1605 al 1782, gli uomini inviati in Sicilia da Torquemada rinchiusero e interrogarono innocenti “in nome di Dio”. Considerati eretici, bestemmiatori, fattucchiere, amici del demonio, mentre spesso si trattava di artisti, intellettuali scomodi, avversari dell’ortodossia politica e religiosa. Un’umanità sofferente che ha lasciato sulle pareti delle celle graffiti e dipinti. Ma anche versi poetici, invocazioni, carte geografiche, preghiere. Una testimonianza unica al mondo, che e’ al tempo stesso un’opera d’arte e atto d’accusa verso le ingiustizie di ogni potere, del Potere, in senso assoluto. Tanta disumana sofferenza avrà il suo agognato riscatto nella eccellente e avvincente messa in scena della Mihaylova. La metafora del volo salvifico della farfalla che si libra verso l’alto agisce catarticamente sullo spettatore il quale, calatosi nelle vesti dell’uomo oppresso, esce dalla sala rasserenato per la sconfitta della danza della morte e dalla salvezza delle dolenti anime, ma anche con la speranza di un futuro di giustizia e libertà. Lo spettacolo itinerante di teatro-danza allestito in collaborazione tra le due Associazioni culturali “Amici dei musei siciliani’’, ’’Emidance’’ di Salemi, e i giovani cantanti Monia Grassa e Vincenzo Lentini, andrà in scena, come si è detto, presso le carceri dei penitenziati del Palazzo Chiaramonte Steri di Palermo, il 20 settembre 2013 ogni mezz’ora a partire dalle ore 21.00. Quattro repliche in tutto, l’ultima delle quali alla 22,30. nelle carceri dei penitenziati - Palazzo Chiaramonte Steri – Palermo. Occorre prenotarsi, telefonando al 091-23893788 dalle ore 10,00 alle 18,00.  

Franco Lo Re

 

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