Al Regina Margherita arriva il decalogo per gli “acchiappa-bimbi”

Creato il 19 maggio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

All’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino sta per arrivare un nuovo decalogo di norme, sotto il titolo di “Prevenzione e gestione dell’allontanamento volontario del paziente minore ricoverato”. Questa volta è dedicato ad una categoria particolare, quella dei cosiddetti “acchiappa-bimbi”, o child-busters: persone che, avvolte in un camice, hanno il compito di “recuperare” i bambini che si sono allontanati dai genitori, “esplorando” le varie aree dell’ospedale pediatrico. Il documento è stato approvato pochi mesi fa da una commissione formata da 8 tra infermieri e medici, poiché “Il personale sanitario ha l’obbligo di tutelare la sicurezza del paziente a lui affidato da qualunque pericolo.” Le norme che prevedono l’intervento di una persona incaricata del “recupero” saranno riservate solo ai bambini che, in mancanza di un adulto nelle vicinanze, sono affidati al personale dell’ospedale. Non saranno infatti estese ai pazienti adulti che cercheranno di allontanarsi dalla struttura. È quindi il personale che deve tentare di impedire un qualsivoglia tentativo di allontanamento del piccolo, paziente o visitatore che sia, motivo per cui “l’inseguimento implica che gli operatori lo rincorrano nel tentativo di interrompere la fuga”, che può inoltre “estendersi anche all’esterno” della struttura ospedaliera.
Nei panni degli acchiappa-bambini ci saranno operatori socio-sanitari, infermieri e medici. In caso di segnalazione della fuga di un ragazzino, quest’ultima dev’essere inoltrata al coordinatore infermieristico, per dargli l’opportunità di organizzare un’ispezione nel reparto con l’aiuto di due operatori. Tra le regole imposte vi è la comunicazione immediata della fuga alla portineria per poter eventualmente sbarrare le uscite, accompagnata dai dati del bambino, come descrizione, età, vestiti indossati al momento della fuga. Le regole sono semplici, ricordano quasi i giochi che si facevano da piccoli: “L’operatore sanitario che per primo vede scappare il minore cerca di fermarlo”, con in aggiunta una gerarchia per stabilire chi debba effettivamente correre nella scia del bambino fuggito: “Nel caso siano presenti un infermiere e un operatore sociosanitario, il paziente deve essere inseguito dall’Oss.” Se però fossero presenti “due infermieri oltre all’Oss, l’infermiere e/o l’Oss inseguono il paziente”. I medici possono “lanciarsi all’inseguimento” in entrambi i casi. Il decalogo è strutturato secondo simili norme per poter assicurare perennemente “la presenza di almeno un infermiere in reparto”. Ovviamente, oltre alla volontà dei membri dell’ospedale, la fuga sarà segnalata anche alle forze dell’ordine.

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