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Al Teatro dei Segni di Modena la Prima dello spettacolo InCertiCorpi

Creato il 09 gennaio 2014 da Luana Savastano @VistaSulPalco

MODENA - Teatro dei Segni, 11 e 12 gennaio 2014 (ore 21.00)

InCertiCorpi
“Un’intrigante pregnanza del linguaggio, capace di restituire in una rigorosa scansione ritmica condotta tra danza e recitazione il senso profondo dello scorrere del tempo”: così recita la motivazione del Premio Presente Futuro 2013 vinto a Palermo dallo spettacolo InCertiCorpi del Teatro dei Venti, che sarà presentato in Prima Nazionale al Teatro dei Segni di Modena, sede della Compagnia, sabato 11 e domenica 12 gennaio (ore 21.00).

Un premio per uno spettacolo che diviene performance e mette in scena senza trucchi la verità di un corpo in lotta contro il tempo e contro il limite.

Il lavoro nasce da una riflessione articolata sul corpo della donna attraverso il lavoro fisico dell’attrice Francesca Figini, a partire dagli appunti e dalle suggestioni del testo “Pittura su legno” di Ingmar Bergman, un ‘solo d’attrice’ che parla di femminile, femminilità e della corsa verso il limite, oltre il limite. Drammaturgia Giulio Costa e Stefano Tè, regia Stefano Tè.

In un tempo indifferente, tutto è destinato alla trasformazione, alla deformazione, all’invecchiamento. Prima della fine, ogni essere umano, volente o nolente, dovrà fare i conti con il passare del tempo. C’è chi lo accetta e chi invece cerca di tenersi in vita ritoccando il regredire o il progredire, a seconda dei punti di vista. Qualsiasi espressione si decida di farsi stampare in faccia è concessa, ma la fine è d’obbligo. C’è trucco ma non inganno. Col passare del tempo tutto cambia colore e natura.
In scena una donna, il suo tempo che avanza, la sua lotta per fermarlo. La donna non ha un nome. Potrebbe essere una qualsiasi entità: una moglie, una madre, un amore, una mignotta. Nascere, amare, scopare, mangiare, defecare, morire.

La drammaturgia si sviluppa attraverso la sovrapposizione di due linee temporali: da un lato il tortuoso e accidentato susseguirsi quotidiano di conquiste e di sconfitte, dall’altro il rettilineo e inesorabile declino verso la vecchiaia, cui si oppone con tutte le forze. Il punto di contatto fra le due traiettorie è la fine, dove non ci sono risposte né certezze, se non il gusto e il privilegio di girare gli occhi intorno e di muovere le dita. Ritorno allo stadio embrionale (o riscoperta dell’innocenza): l’unica cosa che vale la pena conservare per l’avvenire. Oppure, al contrario, semplicemente un ricordo. Da congelare. E lasciare nel passato.

Il Teatro dei Venti e i progetti sociali

Dal 2006 il Teatro dei Venti organizza un laboratorio teatrale all’interno della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia. Un’officina creativa dove i detenuti hanno l’opportunità di sperimentare, guidati da operatori professionisti, le diverse tipologie di comunicazione artistica (musica, scenotecnica e danza). I primi partecipanti al laboratorio hanno avuto l’opportunità di concorrere e arrivare in finale al Premio Nazionale Ustica per il Teatro nel 2007, con lo spettacolo Frammenti.

Dal 2009 il Teatro dei Venti è tra i soci fondatori del Coordinamento di Teatro Carcere Emilia-Romagna, un progetto nato per mettere in rete le esperienze di teatro carcere esistenti in Regione. Il primo progetto realizzato dal Coordinamento è Stanze di Teatro Carcere, rassegna itinerante del teatro carcere dell’Emilia-Romagna, che prevede spettacoli, incontri pubblici, conferenze, installazioni video e dimostrazioni di lavoro. Anche lo spettacolo Attraverso Caligola, messo in scena dai detenuti della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, ha partecipato alla rassegna.
Il consenso e la grande soddisfazione che si è creata attorno al lavoro teatrale con i detenuti della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia fa sì che si possa porre come obiettivo la creazione di una compagnia di teatro stabile, come accade in molte altre realtà europee.
Il Laboratorio ha debuttato con il primo studio del nuovo spettacolo Sette a Tebe di Eschilo, per la regia di Stefano Tè, il 6 novembre 2013 nell’ambito della Rassegna “Stanze di Teatro in Carcere 2013″.

In collaborazione con Sportello Social Point e Dipartimento di Salute Mentale di Modena, dal 2009 il Teatro dei Venti ha creato e cura il laboratorio Il volo dell’albatro rivolto a persone con disagio psichico. Attualmente esiste una vera compagnia teatrale composta da utenti e non dello Sportello, con l’obiettivo di creare un dialogo tra la cosiddetta normalità e la diversità. In questa situazione, come in tutta l’attività del teatro, è significativo l’impatto sulla comunità cittadina che si trova ad essere parte attiva e non solo ricevente. In preparazione lo spettacolo Le Voci di Dentro.

La compagnia organizza laboratori teatrali per bambini, ragazzi e adulti, oltre a corsi specialistici sul teatro, sia in sede che nelle scuole.

InCertiCorpi

con Francesca Figini
drammaturgia Giulio Costa e Stefano Tè
regia Stefano Tè

Spettacolo vincitore del Premio Presente Futuro 2013

Prezzo dei biglietti: 7,00 euro, acquistabili direttamente al Teatro dei Segni nei giorni di spettacolo dalle ore 19.00.

Teatro dei Segni
Via S.G.Bosco 150, 41121 Modena
Tel: 059.7114312
Sito web: www.teatrodeiventi.it

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