Al via il dopo Blatter: il nuovo presidente della Fifa è Gianni Infantino

Creato il 26 febbraio 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

Gianni Infantino, italo-svizzero, è il nuovo presidente della Fifa, la confederazione mondiale del calcio. Infantino ha ottenuto 115 voti, 11 in più della maggioranza assoluta del congresso, al secondo ballottaggio. Per il rivale, lo sceicco Salman Al Kalifa, 88 voti. Il primo turno era andato a vuoto. Tavecchio (FIGC): “Ha vinto l’Europa”.

EPA/ENNIO LEANZA

Al via il dopo Blatter: il nuovo presidente della Fifa è Gianni Infantino. Prima dell’inizio del voto, il segretario generale della Fifa Markus Kettner ha chiesto ai delegati di non fotografare il proprio voto e quindi di lasciare telefonini ed apparecchi fotografici al loro posto prima di recarsi in cabina elettorale. Al termine del suo lungo discorso di presentazione, Tokyo Sexwale ha annunciato che ritira la propria candidatura alla presidenza della Fifa. “La mia campagna per la presidenza si chiude in questo momento”, ha affermato il sudafricano.

E’ iniziato il dopo-Blatter.  Il dopo-Blatter è cominciato alle 9.45 a Zurigo con l’apertura del Congresso straordinario della Fifa da parte del presidente ad interim Issa Hayatou. In serata verrà eletto il nuovo presidente della federcalcio mondiale. “Nei scorsi mesi, la Fifa è stata troppo al centro dell’attenzione per motivi sbagliati. E’ venuto il tempo di parlare nuovamente della Fifa per i buoni motivi, ossia il calcio”, ha esordito Hayatou. “Dobbiamo far passare le riforme ed, insieme al nuovo presidente che sarà eletto, lavorare insieme per un futuro brillante”. Il presidente del Cio, Thomas Bach, parlando ai delegati delle federazioni ha sottolineato che “si tratta di un giorno straordinario per il vostro sport – avete la possibilità di ritrovare la credibilità ed al Cio sappiamo quel che ci vuole per centrare questo obiettivo. E’ un duro lavoro quotidiano ma sono certo che la Fifa saprà segnare il gol vincente”. La prima parte del congresso, in mattinata, è dedicata alla presentazione ed al voto delle riforme della Fifa. A seguire, probabilmente nel pomeriggio, sono previsti i discorsi dei cinque candidati alla presidenza (il principe Ali, Jerome Champagne, Gianni Infantino, lo sceicco Salman e Tokyo Sexwale) di une quindicina di minuti ognuno. Si chiuderà quindi con l’elezione vera e propria.

Riforme approvate a larga maggioranza. Il congresso della Fifa ha approvato a larga maggioranza (89 per cento) a Zurigo tutte le riforme strutturali proposte sulla base dei lavori di un gruppo presieduto da François Carrard, ex-direttore del Cio. Dai prossimi mesi, quindi il comitato esecutivo cambia nome e si allarga a 37 membri. Il nuovo consiglio della Fifa, che conterà una maggior presenza femminile, si occuperà essenzialmente di decisioni strategiche sul calcio, mentre tutto il lato operativo (contratti tv, negoziati per gli sponsor) verrà svolto dall’amministrazione della Fifa per evitare i conflitti di interessi. Fra le altre misure accettate, un maggior controllo dei flussi finanziari, così come dell’integrità dei membri della Fifa. Inoltre, è stabilito un limite a tre mandati di quattro anni per le funzioni dirigenziali. Ciò riguarda ovviamente il presidente, ma anche i membri del futuro consiglio ed il segretario generale. Lo stipendio del presidente e di alti funzionari verrà reso pubblico. L’insieme di queste misure è stato sottoposto in blocco al voto. E’ stato accettato da 179 federazioni e respinto da 22 mentre 6 delle 207 aventi diritto di voto (Indonesia e Kuwait sono attualmente squalificate) si sono astenute. Con l’89 per cento di sì, il traino di misure ha largamente superato il limite del 75 per cento necessario per le modifiche degli statuti della Fifa.

“Ha vinto l’Europa del calcio, ma anche il resto del mondo che il calcio lo ha nel Dna”: è il commento di Carlo Tavecchio, presidente della Figc, all’elezione di Gianni Infantino alla presidenza della Fifa. “Auguro al nuovo Presidente un buon lavoro, affinché possa guidare la FIFA in una nuova era -aggiunge il n.1 della Federcalcio – perché dobbiamo recuperare credibilità dopo un anno di umiliazioni: il calcio non è quello che è stato dipinto negli ultimi mesi. Il calcio mondiale ha bisogno di continuare nel percorso di riforme iniziato oggi e l’Italia e’ a disposizione per contribuire a questo processo di rinnovamento auspicato da tutti. Ha vinto un’idea è un progetto espressione di Paesi e Confederazioni che hanno il calcio nel dna”. (ANSA)


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