Ormai non ci sono più energie per incazzarsi. Perché poi fa pure male al fegato. Ed è persino donchisciottesco. Ma è chiaro che un pregio della libertà è il diritto di esprimere la propria opinione su quel che accade nel proprio paese. Perciò, seppure rischio di ripetermi, voglio continuare a dire la mia sulla vergognosa demolizione della nostra democrazia.
Oggi il Premier si dimetterà. Lo farà per responsabilità, o forse perché i voti alla Camera non ci sono più. Qualunque sia il motivo, lo farà e basta. Ma a succedergli non ci sarà alcun governo legittimo, né scelto dal popolo. A succedergli ci sarà un governo di usurpatori che con la scusa del presunto default si installeranno a Palazzo Chigi con il placet del Presidente della Repubblica e dei poteri forti economici nazionali e internazionali, e con il sostegno delle opposizioni, avide di potere. Non mi stancherò mai di ricordare questo dettaglio che a molti sfugge.
E a proposito delle opposizioni, leggere le loro dichiarazioni esprime pienamente il basso livello di democrazia nel PD e nei partiti che sponsorizzano Monti al Governo. Bersani & C. non stanno più nella pelle. Il Governo tecnico infatti è il modo migliore per piazzare uomini di sinistra nella stanza dei bottoni senza faticare in una campagna elettorale. Non hanno vinto nessuna elezione, eppure guardateli scalpitare per far passare qualche ministro delle loro fila. Una vergogna! Lo stesso dicasi di Casini e Fini. Anche loro non vogliono un Governo tecnico “puro”, ma vogliono un governo misto, dove possono piazzare i loro uomini a gratisse. Un mercato delle vacche bell’e buono che vede protagoniste due operazioni di palazzo congiunte e propedeutiche fra loro: piazzare gli uomini delle opposizioni nei punti chiave del potere e salvare il culo alle banche e ai ricconi che hanno bruciato i loro risparmi nei titoli spazzatura. E insieme fare fessi gli italiani, che credono sul serio che questo felice (per loro) coniugio sia stato fatto per il bene dell’Italia.
Ma nessuno denuncerà mai in pubblico che quanto farà il Governo che verrà sarà negativo. Verrà reintrodotta l’ICI per la prima casa, verranno aumentate le tasse, verrà compressa la libertà d’impresa, verrà introdotta la patrimoniale (che colpirà soprattutto i piccoli risparmiatori) e verranno adottate misure volte a tutelare i poteri forti, ma nessuno si lamenterà. Perché è un Governo sostenuto (anche) dalla sinistra. Perché è un Governo di “unità nazionale” o come cazzo lo vorranno chiamare nella più fulgida e splendente ipocrisia di cui sono capaci i nostri politici. I sindacati staranno zitti e muti, e lo stesso gli industriali, che già si preparano a schiacciare i loro punti di pressione sulla politica. Magicamente l’informazione diventerà buona e osannerà il miracolo italiano. Insomma, al popolino verrà fatto vedere che cambia tutto, là dove invece non cambierà un bel nulla, e anzi si tornerà indietro, ai cupi anni della partitocrazia sostenuta dai poteri forti e spesso (troppo spesso) occulti.
Ci fotteranno con la scusa dei sacrifici, mentre la politica che ci ha traditi continuerà a costarci davvero parecchi soldi. Pensate un po’ che solo per la Presidenza della Repubblica sono stati stanziati 228 milioni di euro per il triennio 2010-2013. Una piccola manovra finanziaria che potrebbe essere utile per risanare le casse dello Stato senza mettere mano alla pressione fiscale. E che dire dei parlamentari? Pure loro meriterebbero una sostanziale sforbiciata. Eppure niente. Il Governo tecnico infilerà le sue manacce nelle tasche rattoppate dei poveracci che non decidono nulla e che non potranno far nulla nemmeno tramite il loro voto, che ormai vale meno della cartastraccia. E c’è pure chi ne è contento…
di Martino © 2011 Il Jester