Al via la 57° Fiera internazionale del libro arabo di Beirut (nonostante tutto)

Creato il 08 dicembre 2013 da Chiarac @claire_com_

Mentre io me ne vo alla Fiera del libro di Roma, dove ho scoperto che oggi alle 19 ci sarà la presentazione del libro di una scrittrice palestinese, vi lascio con questo post sulla Fiera di Beirut (buona lettura!)

Venerdì è stata inaugurata la Fiera internazionale del libro arabo di Beirut, che quest’anno festeggia 57 anni. Organizzata dal “Club culturale arabo” in collaborazione con l’Unione degli editori libanesi presso il centro BIEL di Beirut, la fiera resterà aperta per 14 giorni. Vi partecipano 200 editori libanesi e 60 editori dei paesi arabi, tra cui: Arabia Saudita, Kuwait, Oman e Libia. La Spagna è l’ospite d’onore quest’anno.

Sarà invece assente la Siria, che sarà rappresentata però dallo scrittore Khaled Khalifa, autore del romanzo Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città.

Il programma culturale prevede 150 presentazioni di libri tra cui vi segnalo: la presentazioni dei nuovi libri di Dar al-Adab: Dietro le porte chiuse, di Samah Idriss (caporedattore della rivista letteraria della casa editrice), un romanzo per adolescenti;

Poster del libro di Samah Idriss

La storia di Safiya, della scrittrice del Kuwait Leila al-Othman; di Dar al-Saqi: Io, sottoscritto, di Ivana Marsheliaan, che racconta della sua amicizia con Mahmoud Darwish; Superman è arabo di Joumana Haddad, che è stato tradotto in arabo e i nuovi libri di Jabbour Douaihy  e Abbas Beydoun;

“Il quartiere americano” di J. Douaihy

di Arab Scientific Publishers, che oltre a continuare sul filone della saggistica, presenta anche delle raccolte di poesie, come  Il divertimento più grande di Assaad Thebian, blogger e giornalista libanese, e libri per bambini.

Tra le attività culturali a margine del salone, segnalo il tributo al regista teatrale libanese Yaqoub Shedrawi, serate deadicate a reading di poesie, un panel sull’identità araba all’estero in onore di Amin Maalouf e un seminario sulla figura della donna palestinese nel cinema arabo.

La Fiera del libro di Beirut naturalmente non può dimenticare quanto succede nella vicina Siria: per Narmine Khansa, direttrice dell’organizzazione, continuare ad organizzare eventi di questo tipo, nonostante le difficoltà “con cui siamo costretti a confrontarci” è molto importante. Khansa ha anche affermato che la cultura è “l’unico modo che permette a culture e società diverse di incontrarsi e comunicare tra loro”.

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La Fiera non ha un account Facebook/twitter né un sito web ma se volete leggere qualcosa in più vi segnalo gli articoli da cui ho preso le informazioni per il post:

Publishers, organizers seek variety , su The Daily Star Lebanon (inglese)

Al via la 57 edizione della Fiera internazionale del Libro di Beirut senza la Siria, su Middle East panorama (in arabo)

C’è una fiera del libro in questa città, su al-Modon online (in arabo)

Sulla Fiera di Beirut dello scorso anno avevo scritto invece questo post: 56° Fiera del libro di Beirut: romanzi, e-book e primavera araba

Infine, il programma intero della fiera giorno per giorno (in arabo) lo potete scaricare qui.


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