Accomunate dalle stesse origini, queste persone sono partite spinte da motivazioni e casualità diverse. Come le storie di Ramadam e Kassim, i protagonisti del primo episodio, entrambi provenienti dalla Somalia che si raccontano in un percorso a ritroso per ripercorrere la loro esperienza migratoria, le occasioni colte e quelle perdute, e ritrovandosi oggi chi in credito e chi in debito con la vita, ma mai nella condizione che si erano immaginati prima di partire.
Ramadam voleva diventare ingegnere come il padre, ma la tragedia della guerra civile lo costringe ad abbandonare il suo Paese per trovare rifugio in Kenia. Poi una borsa di studio gli apre una nuova strada e parte per l’Italia, ma il suo destino non era quello e oggi vive in condizione di emarginazione e miseria. Kassim, al contrario, proviene da una famiglia molto povera, sin da piccolo sogna di fare fortuna all’estero per aiutare i genitori. In un cammino ad ostacoli pieno di difficoltà, riesce ad arrivare in Italia dove, inaspettatamente, si apre davanti a lui una strada che gli ha permesso di ottenere un buon lavoro e di formare una propria famiglia con una italiana.