Si trasforma in un razzo missile...ecc, ecc...
UFO ROBOT DISTRUGGE LE FORZE DEL MALE E CONQUISTA IL PIANETA ROUBAIX PER LA SECONDA VOLTA. ATTRAVERSATA LA GALASSIA DI AREMBERG, IL GIGANTE SVIZZERO SCENDE NELL’INFERNO DELLE PIETRE GRIGIE, SI ACCENDE UN CERINO SUL SEDERE DEL DIAVOLO E VI RISALE SENZA UNA SCOTTATURA.
132 chilometri seguiti in TV, per 3 ore e 45 minuti di diretta consecutivi e senza interruzioni o sonnellini; dopo Cancellara, il più stanco sono io!
Tutti i favoriti in testa ad Aremberg. Devolder prima cade, poi fora. In tre parole; un giorno tribolato. A 60 dalla fine si forma il gruppo dei migliori. Boonen allunga per fare una prima selezione. Pozzato se ne sta a guardare, limitandosi a non perder ruota.
A 51 chilometri dalla fine, la moglie di Cancellara telefona al marito; “Guarda che alle sei e mezza abbiamo l’aereo, che c’è mamma che ci aspetta per cena. Non fare tardi come domenica!” Boonen intanto si disseta e in quel mentre Cancellara è costretto a partire per non fare girare le scatole alla suocera. Dietro si mandano a quel paese l’un l’altro e Ufo Robot ringrazia; ciao-ciao!
Cassani tira fuori – siamo ormai nel finale – la nonna di Flecia e il papà di Cancellara per parlare d’Italia; penoso. Cancellara vince con due ore di vantaggio sulla coppia Huschovd (2°) e Flecia a chiudere il podio.
Un ultimo regalo ci arriva da Moser – chiamato in cabina di commento – che per ridersela di Boonen che non arriva nemmeno 4°, si lascia scappare una genuina bestemmia soffocata per un pelo.