Alan Key e la Apple: Il ruolo di Steve Jobs

Creato il 03 aprile 2013 da Macfordummies @MacforDummies

Quando si tratta di strategia di vendita e di business, alcune compagnie adottano dei sistemi, si affidano a determinati  fattori, cercando di creare così la propria, particolare formula di successo. Questo tuttavia può essere un aspetto che, se soggetto a variazioni particolari, può condurre a delle conseguenze anche gravi e  difficilmente gestibili: Alan Kay evidenzia questa particolarità, definendo quello che personalmente ritiene un elemento destabilizzante per la Apple, ossia l’importanza del ruolo di Steve Jobs, e di come  la sua mancanza abbia determinato un cambiamento e di come questo assetto attuale potrebbe subire ulteriori variazioni in futuro.

Alan Kay è forse una di quelle poche persone che possono concedersi il lusso di fissare la Apple dritta negli occhi evidenziandone i pregi e difetti, soprattutto considerando che è stato coinvolto da vicino in molteplici progetti della compagnia stessa e dopo aver operato per anni fianco a fianco con Steve Jobs stesso. Il suo contributo è stato uno dei più importanti nel team della Apple fin dai primi anni, inoltre ha avuto un certo peso anche nella Disney e attualmente nella Xerox PARC Labs. Secondo lui, la Apple ha basato sopratutto la propria influenza sulla figura del suo storico CEO, ossia Steve Jobs, arrivando a collegare la Apple con lui, un simbolo con un personaggio, legati indissolubilmente. Questo tuttavia si è poi rivelata un’arma a doppio taglio dal momento che la sua scomparsa ha lasciato un vuoto non ancora colmato. Per quanto il nuovo CEO Tim Cook sia un ottima garanzia per il futuro della Apple, ciò non significa che sia lo stesso uomo di fascino e intuizione che ha incantato e  sedotto l’utenza mondiale.

Secondo Alan Kay la Apple di oggi rischierebbe dunque di non riuscire a mantenere la propria posizione, è il successo mantenuto finora, perché  aver mantenuto la propria forza grazie ad un uomo solo, ora andrebbe a discapito di tutta la compagnia, e non è detto che vi si trovi un sostituto. Kay  sottolinea come in passato ci siano stati Jobs, Sculley, e poi ancora Jobs, ma attualmente non vi siano davvero dei nomi fuori dalle righe che sappiano mantenere gli stessi standard precedenti. La Apple dunque, come altre compagnie, dovrebbe cercare di cambiare e di evolversi, per riuscire  a tenersi sulla cresta  dell’onda e veleggiare ancora verso un orizzonte soddisfacente come quello che ha visto in passato, sta vendendo ora, e si spera vedrà in futuro.


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