Alan Wake (2010)

Creato il 15 ottobre 2012 da Sonjli
Ciao a tutti, mi presento, sono Alessandro e questo è il mio primo, e speriamo non ultimo, post. Il mio nick e soprannome da una vita, è Zad. Oggi proverò a descrivervi i pregi e i difetti di un videogame che pur non essendo un libro o un film, vive di vita propria nel dominio perturbante di Direzione errata.  Mi auguro che questo argomento possa piacervi e possiate in futuro divertirvi quanto me. Lasciatemi un paio di minuti e capirete che il male si può celare ovunque!  Il gioco in questione si intitola Alan Wake ed è un survival horror in terza persona. Il titolo della Remedy Entertainment è uscito inizialmente nel 2010 per XBOX 360 e per Microsoft Windows, solo nei circuiti Origin e Steam (cioè scaricabile solo on-line). Successivamente, dal 2012 è acquistabile anche nei negozi. Ha avuto il pregio di stupire anche chi, come il sottoscitto, ha altri gusti videoludici e che alla voce survival horror era solito abbinare i titoli di Resident Evil, che sono stati tristemente trasposti di recente anche al cinema. Il protagonista è uno scrittore che dopo ben due anni di crisi creativa, decide assieme alla splendida moglie di concedersi una vacanza nella ridente cittadina montana di Bright Falls, nella speranza di ritrovare l'ispirazione e ricaricare le batterie. Non a caso sottolineo “ricaricare le batterie” perchè già nei primi minuti verremo catapultati, sottoforma di tutorial, nelle atmosfere angoscianti e da incubo che pervaderanno il gioco. La luce sarà la nostra unica alleata per proseguire nel gioco, tanto che dei lampioni stradali o una semplice torcia a pile Energizer (si, proprio quelle del supermercato...) si trasformeranno nella nostra arma migliore. Scordatevi quindi mitraglioni, bazooka etc. etc.! Qui la genialata sta nel metodo di puntamento che inizialmente è un pochino complicato da assimilare ma che poi costringe il giocatore a usare contro i nemici, prima la torcia per indebolirli, e poi pistola o il fucile, sempre con munizioni limitate, per finirli. I nemici sono ben costruiti, vengono chiamati Takers e sono, in sostanza, dei cittadini di Bright Falls trasformati in entità formate da fumo nero. E qui Lost insegna... Un altro punto a favore lo merita la sceneggiatura, che sembra uscita dalla penna di un ispirato Stephen King, che attraverso la tecnica della suddivisione dei livelli in capitoli, con tanto di "nelle puntate precedenti.." all'inizio di ogni livello, tiene il gamer sempre col fiato sospeso costringendolo a sobbalzare sulla sedia al minimo rumore. Consiglio di giocare al buio, muniti di cuffie come il sottoscritto. I ragazzi della Remedy, soprattutto per la versione pc che ho giocato, hanno migliorato il comparto grafico rendendo nel contempo il gioco adatto anche ad hardware non troppo spinti. Il mio computer dell'epoca montava una scheda Nvidia GT430 che è di fascia bassa e il software non ha fatto una piega, sia nei filmati che nelle fasi più concitate.  Buonissimo il comparto audio e la colonna sonora composta da Petri Alanko, che può vantare brani come War dei Poets of the Fall, e Space Oddity di David Bowie. Vi riporto qui in basso la splendida canzone Haunted dei Poe che chiude l'episodio 2. Tirando le somme, una buona trama, un buon audio, fluidità di gioco e tensione sempre alta, sono gli ingredienti giusti che rendono Alan Wake degno almeno di un'occhiata, magari anche solo su YouTube da cui vi propongo il trailer. Speriamo di inoltrarci in questo autunno possibilmente prolifico di titoli da giocare e, perchè no, magari da recensire. Dimenticavo: Bright Falls è tutto fourchè una ridente cittadina! Ma questo lo avavate già capito da soli vero?
Zad

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