una casa popolare per la sua famiglia. Riboldi, è un artigiano, che da anni accudisce la moglie affetta da sclerosi multipla e la figlia malata di epilessia : “ Quest’oggi ho deciso di fare l’ uomo sandwich- dice Riboldi- e non me ne vergogno in quanto penso che sia giusto provarle tutte per vedere riconosciuti i diritti miei e della mia famiglia”. Riboldi aveva richiesto invano ed a più riprese aiuto al comune di Alassio, senza ottenere le risposte sperate. “Chiedo solo che venga riconosciuto un mio diritto costituzionale: speriamo sia la volta buona- prosegue Riboldi- La mia situazione ormai la conoscono tutti, ma nessuno mi aiuta. Ho fatto tanti appelli ad Alassio e nei comuni vicini per ottenere una casa popolare, ma ogni mia preghiera è rimasta inascoltata”.
La situazione di Mario è davvero drammatica: “Sono davvero in gravi difficoltà e vado avanti facendo piccoli lavoretti – ci confessa Riboldi- Non posso impegnarmi in lavori grossi perché devo assistere mia moglie e mia figlia, che sono gravemente malate”. La moglie è costretta su una sedia a rotelle dalla sclerosi multipla mentre alla figlia, ancora minorenne, era stata diagnosticata una forma di epilessia. “ Ho interpellato le varie istituzioni- conclude Riboldi- il sindaco Avogadro, i suoi colleghi delle cittadine limitrofe, il consigliere regionale Stefano Quaini. Per non parlare della Consulta Regionale per la tutela dei diritti della Persona Handicappata, il Difensore Civico della Regione Liguria, la Procura della Repubblica di Savona. Al momento, però, nessuna risposta confortante. Spero che da questo blitz alla Provincia scaturisca qualche novità positiva”.
CLAUDIO ALMANZI