È iniziata ieri alle cinque del pomeriggio e si è prolungata fino a notte fonda l’ennesima protesta di un centinaio di studenti albanesi che, nonostante le vacanze estive, si sono radunati di fronte al parlamento di Tirana per protestare contro la riforma dell’Istruzione superiore, varata dal Governo del premier Edi Rama e che ha scatenato la reazione del mondo accademico, che da mesi scende in piazza per chiedere il ritiro della legge e la sua riscrittura attraverso un processo partecipato, al quale prendano parte i rappresentanti del mondo universitario. Secondo i contestatori infatti questo provvedimento non punta a risolvere i veri problemi del settore, quali la corruzione, le cattive condizioni dei dormitori ed i problemi economici affrontati dagli studenti che sostengono il percorso di studi, bensì favorisce invece gli istituti privati e li finanzia con fondi pubblici, tolti all’università statale, che sarà costretta così ad aumentare le rette, già di per se alte se paragonate al reddito medio di una famiglia albanese. Dal Governo (socialista), che da mesi prosegue imperterrito per la strada da lui prestabilita, non è ancora arrivato alcun segno di apertura ad un possibile dialogo e, al contrario, in occasione di questo sit-in, il ministro dell’Istruzione Lindita Nikolla ha infatti dichiarato: “Il Parlamento non può essere ricattato da un gruppo di studenti che protesta fuori dalle sue porte”. Le organizzazioni studentesche, primo tra tutti il comitato Për Universitetin, però annunciano ogni giorno tramite i loro profili Facebook e Twitter, il principale strumento di comunicazione in assenza di alcun supporto mediatico su scala nazionale, di non aver intenzione di arrendersi finché qualcuno non ascolterà le loro ragioni.
Albania. Sit-in di studenti davanti a Parlamento Tirana contro riforma Università
Creato il 22 luglio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPotrebbero interessarti anche :